Torna ad affacciarsi in casa AIG l’idea di scorporare la holding in tre diversi rami di attività. A rilanciare l’ipotesi è il finanziere di Wall Street Carl Ichan attraverso una lettera aperta nella quale suggerisce di suddividere il business al fine di ridurre le dimensioni della maxi holding ed evitare le prescrizioni normative più stringenti in tema di requisiti patrimoniali.
Ichan suggerisce in pratica di ripercorrere quanto fatto da un altro colosso delle polizze come MetLife che ha recentemente ceduto una grossa fetta del business sviluppato proprio negli Stati Uniti per non dover rispondere alla normativa della Federal Reserve riguardante le holding finanziarie “sistemiche” in modo da garantire, come avviene sul mercato europeo, un sistema di salvataggio sufficiente ad evitare l’eventuale fallimento. Normativa che richiederebbe ad AIG adeguamenti di capitale più onerosi.
AIG fornirà un aggiornamento strategico il prossimo 26 gennaio, ma Icahn ha detto di non aspettarsi molte novità. Tuttavia, il suo intervento, sostengono gli analisti, potrebbe costringere il management ad appoggiare, almeno in parte, le richieste, per evitare un braccio di ferro fra azionisti e Board.