L’ACP (Autorità di Controllo Prudenziale), ente deputato alla vigilanza fiscale, ha inviato la scorsa settimana una comunicazione formale alla divisione francese di UBS, riguardo ad un’indagine fiscale svolta nei confronti della società negli ultimi due anni.
L’inchiesta si è concentrata, in particolare, sulla vendita di prodotti finanziari da parte degli addetti al marketing di IBS. Grazie a testimonianze anonime di ex dipendenti della banca sarebbero emersi possibili movimenti tra conti correnti francesi ed altri, non dichiarati, in Svizzera.
I risultati dell’inchiesta non sono stati resi noti, ma, stando a quanto riferito da una fonte anonima, le infrazioni accertate dovrebbero essere particolarmente gravi e potrebbero avere implicazioni penali, al punto che il dossier è già stato trasmesso alla magistratura.
UBS non ha al momento rilasciato alcuna comunicazione ufficiale, ma ha comunque fatto sapere di essere estranea a qualsiasi attività che possa aver in alcun modo agevolato l’evasione fiscale.