Il riassicuratore tedesco Munich Re ha registrato un utile consolidato di 3,17 miliardi di euro, in calo rispetto ai 3,33 miliardi del 2013. La raccolta premi ante imposte si è fermata a 48,8 miliardi di euro rispetto ai 51,1 miliardi dell’anno precedente. L’utile per azione è diminuito a 18,31 euro (18,45 € nel 2013), ma il dividendo è stato aumentato, a 7,75 euro per azione, da 7,25 euro per azione dell’anno precedente, mentre il Return on equity è sceso al 11,3%, dal 12,5%.
L’attività di riassicurazioni è arretrata a 26,8 miliardi di euro, rispetto ai 27,8 miliardi del 2013, mentre il combined ratio è in leggero peggioramento al 92,7% rispetto al 92,1% del 2013. Le perdite da catastrofi naturali sono diminuite, passando da 1,69 miliardi di euro del 2013 a 1,16 miliardi di fine 2014. “Come lo scorso anno – spiega Munich Re in una nota – anche il 2014 è stato caratterizzato da un gran numero di eventi naturali di un certo peso, ma non si sono verificati le singole calamità naturali di portata eccezionale”. L’evento più pesante registrato nel 2014 è stata la tempesta di neve di inizio anno in Giappone che ha causato perdite per 305 milioni di euro. L’uragano Odile che ha colpito il Messico la scorsa estate ha generato perdite per 59 milioni di euro, mentre il terremoto che ha scosso la costa nordoccidentale del Cile ha causato perdite per 51 milioni di euro.
Per quanto riguarda i disastri made-man l’ammontare dei costi è stato di 625 milioni di euro, circa 300 mln in meno sul 2013. Gravi perdite per 150 milioni sono state causate da una esplosione verificatasi in una raffineria in Russia, mentre un guasto a una centrale elettrica in Germania è costata circa 60 milioni.