
“Il mondo sta cambiando rapidamente ed il reporting aziendale deve adeguarsi a questo mutamento. La trasparenza, la coerenza e la comparabilità delle informazioni non-finanziare e sulla diversità sono fondamentali per ripristinare la fiducia degli investitori e degli stakeholder nelle grandi società, ma è la materialità il fattore chiave per stimolare i miglioramenti nella gestione”, queste le principali conclusioni della recente tavola rotonda organizzata da ACCA (l’Associazione internazionale dei commercialisti e dei dottori contabili), Aviva ed Eurosif al Parlamento Europeo.
Ad Aprile 2013, la Commissione Europea ha proposto una modifica alla Quarta e Settima direttiva sul diritto societario, meglio conosciuta come normativa in materia di contabilità, con l’obiettivo di accrescere la trasparenza di alcune grandi società su questioni non-finanziarie e connesse al tema della diversità. Il processo legislativo ha preso avvio ed ora la nuova proposta è nelle mani dei due co-legislatori (il Parlamento Europeo ed il Consiglio). È in questo contesto che i parlamentari europei Richard Howitt e Raffaele Baldassare hanno recentemente promosso, presso il Parlamento Europeo di Bruxelles, la tavola rotonda multistakeholder di alto profilo “La trasparenza sulle informazioni non-finanziarie: verso un nuovo modello di rendicontazione?”. All’evento, organizzato congiuntamente da Aviva, ACCA ed Eurosif, ha partecipato un pubblico qualificato di esperti di differente provenienza, da rappresentanti della Commissione Europea e del Gabinetto del Commissario UE Barnier, al prossimo presidente lituano, oltre a membri del governo francese, imprese, investitori, consulenti e rappresentanti delle ONG in uno scambio di opinioni sul potenziale impatto della direttiva di recente pubblicazione sulle imprese ed i loro stakeholder, interrogandosi sulle possibili evoluzioni del corporate reporting. Richard Howitt, l’eurodeputato “rapporteur” sui temi di CSR a capo della Commissione Occupazione e affari sociali ha dichiarato: “Questo evento così partecipato e questa sala gremita sono la testimonianza dell’ interesse sul tema della rendicontazione non-finanziaria e della volontà di supportare le azioni promosse dalle istituzioni europee. La necessità che è emersa da tutti i partecipanti a questa tavola rotonda - rappresentanti dei Governi europei, istituzioni, aziende, chi si occupa di rendicontazione, la società civile e non da ultimo il Gabinetto del Commissario UE Barnier – è di un crescente bisogno di informazioni nonfinanziarie su questioni ambientali, sociali e sui diritti umani da parte delle maggiori società europee. Mi impegnerò nei mesi prossimi a lavorare in sinergia con il Parlamento al fine di concludere un accordo efficace e mi auguro che l’Europa possa guidare il dibattito sul tema della trasparenza aziendale e del reporting integrato”. La nuova proposta di legge è stata accolta favorevolmente da tutti gli intervenuti, che vedono in questa proposizione forte e coraggiosa ma al contempo equilibrata una buona base di partenza per i futuri sviluppi. C’è ovviamente spazio per miglioramenti e chiarimenti; alcuni hanno sollevato ad esempio il problema della comparabilità, del monitoraggio e dell’applicazione di tali disposizioni, ed espresso la necessità di ulteriori approfondimenti e linee guida dedicate per alcuni settori specifici. Helen Brand, ACCA Direttore esecutivo di ACCA, ha dichiarato: “La proposta della Commissione rappresenta un passo importante verso il raggiungimento di una maggiore trasparenza, coerenza e comparabilità delle informazioni non-finanziarie che accompagnano i bilanci finanziari delle grandi imprese. ACCA condivide pienamente la proposta di definire un quadro accettato a livello internazionale per la rendicontazione degli aspetti non-finanziari: auspichiamo infatti possa realizzarsi una convergenza tra principi internazionali, comunitari e nazionali. In coerenza con i valori che contraddistinugono il nostro operato, accogliamo inoltre con grande entusiasmo la proposta di richiedere alle grandi società quotate maggiore trasparenza, in particolare riguardo la diversità nella composizione del Consiglio”.
Steve Waygood, Responsabile degli Investimenti Sostenibili e Responsabili in Aviva ha aggiunto “I dati relativi alle problematiche non-finanziarie sono fondamentali anche alla valutazione della performance finanziarie delle imprese nel medio-lungo periodo. Migliorare l’attività di rendicontazione su questi aspetti significa accrescere la conoscenza, ad esempio, delle relazioni dell’impresa con i suoi clienti, con i dipendenti, con le comunità locali e le istituzioni. Oltre a contribuire a rafforzare il legame di fiducia con gli stakeholder, una più completa attività di rendicontazione va a migliorare anche i processi interni e le performance aziendali. La rendicontazione sugli aspetti non-finanziari è un investimento nel futuro dell’impresa stessa, non va quindi vista come un costo, ma come un’opportunità ed andrebbe sempre affiancata alla divulgazione dei dati finanziari. Su questo, supportiamo senza alcun dubbio la proposta della Commissione Europea”.
Gli fa eco Francois Passant, Direttore Esecutivo di Eurosif, che commentando i risultati della survey sul tema promossa da ACCA ed Eurosif dichiara “Prendere in considerazione gli aspetti non-finanziari di una società sta diventando la normalità per gli investitori. In un mondo in cui l’80% del valore di un’impresa è determinato dagli aspetti intangibili, in cui la catena di valore è sempre più complessa e definita su scala globale e in cui sempre più investitori prendono in considerazione il modo in cui le imprese affrontano problematiche come i cambiamenti climatici, la rendicontazione sulle informazioni non-finanziarie non va più vista come un onere ma come una necessità. L’attuale proposta della Commissione, pietra miliare in questo percorso verso il cambiamento, è pertanto fortemente sostenuta e supportata da Eurosif”. Raffaele Baldassarre, l’eurodeputato italiano “rapporteur” per la Commissione Giuridica ha concluso: “Il Parlamento europeo si impegnerà senz’altro a fare progressi sulla questione: prevediamo un voto in plenaria entro i primi mesi del 2014. Sarà importante concentrarsi sugli aspetti fondamentali al fine di raggiungere una rapida adozione della proposta.