
Il gruppo assicurativo austriaco UNIQA chiude l’esercizio 2016 raggiungendo gli obiettivi di utile prefissati.
Nonostante la cessione delle attività italiane a Reale Mutua, completata nello scorso mese di dicembre, le indicazioni sull’utile ante imposte a 225,5 milioni di euro (-43,3% sul dato a fine 2015) sono addirittura superiori alle previsioni societarie: la previsione di riduzione degli utili rispetto ai risultati record del 2015 (fino al 50%) era già stata preannunciata dal gruppo proprio in sede di presentazione dei conti preliminari del passato esercizio ed era legata al lancio del programma strategico di investimenti da 500 milioni di euro. L’utile netto consolidato ha invece mostrato una flessione più accentuata: -56,1% a 148,1 milioni.
In calo anche la raccolta premi complessiva, che scende del 3,1% a 5,05 miliardi di euro (i risultati di gruppo sono già stati depurati del contributo legato alle attività italiane cedute), soprattutto a seguito della diminuzione dei volumi nelle soluzioni Vita a premio unico sul mercato domestico.
Il gruppo ha invece registrato andamenti positivi nel comparto delle assicurazioni sanitarie (+4,1%, oltre un miliardo di euro) e nei rami Danni (+3,2% a 2,52 miliardi).
Per quanto riguarda gli indicatori di redditività, i costi operativi di Gruppo sono cresciuti dell’8,1% a 1,29 miliardi di euro, per effetto dell’impatto sui conti (attorno a 60 milioni di euro) legato al citato programma di investimenti.
Il rapporto costi è salito di conseguenza di quasi tre punti percentuali a 26,6%, ma l’impatto sul combined ratio di Gruppo è stato praticamente nullo: l’indicatore mostra infatti un peggioramento di 0,2 punti percentuali (a 98,1%) rispetto a fine 2015.