Interviste
ABM Broker è una giovane società di brokeraggio con sede a Napoli che punta molto sul canale digitale, come dimostra la nuova iniziativa di e-commerce legata all’assicurazione dei device elettronici, lanciata da pochi giorni.
a cura dell’avv. Daniele Cattaneo, fondatore dello Studio Legale Cattaneo
L’utilizzo delle polizze vita risponde ad una esigenza di garanzia per il futuro per sé e per i propri discendenti e familiari. Sorge, dunque, in un contesto non speculativo.
Lo scenario della distribuzione di prodotti assicurativi e, in particolare, l’attività degli intermediari sta vivendo una profonda evoluzione. Negli ultimi anni, vincoli normativi e crescita degli adempimenti obbligatori hanno contribuito a rendere più complessa la gestione operativa, anche sotto il profilo dei costi. A queste sfide sembrano aggiungersi segnali di ritardo nell’evoluzione dell’offerta di prodotto verso nuovi segmenti di mercato con il rischio di indebolire la capacità competitività nel lungo termine.
Matteo Bevilacqua, Italy Country Head di wefox: “Non siamo competitor delle compagnie, ma una piattaforma di soluzioni per il settore. Il nostro modello di business indiretto ruota attorno al ruolo chiave degli intermediari: ovvero, poniamo l’intermediario al centro e mettiamo a sua disposizione la tecnologia come nuovo servizio per la sua clientela”.
Tutti sappiamo cosa sia e come operi un broker grossista. La teoria parla di un intermediario indipendente che mette a disposizione alcune soluzioni assicurative ad altri professionisti del settore.
È di questi giorni la notizia del nuovo servizio di AXA XL dedicato alla mitigazione dei rischi ambientali. Per saperne di più, abbiamo contattato Mauro Plantone, Senior Risk Engineer (Property & Liability) AXA XL Risk Consulting in Italia. Per prima cosa, quali sono le caratteristiche del nuovo servizio e quali gli obiettivi dell’iniziativa?
Paolo Andrea Di Lullo, direttore commerciale di Grifo Holding: “Crediamo che un unico modello circolare di servizio, supportato da Business Unit specializzate e dedicate, sia la via verso un imprescindibile approccio globale alle complesse e trasversali esigenze del cliente, in grado di portare esperienze diversificate in ogni aspetto del mondo assicurativo”.
In un mondo ancora caratterizzato da un’eccessiva produzione di documentazione burocratica in forma cartacea, cresce il numero di imprese, i liberi professionisti e i semplici cittadini che preferiscono utilizzare la firma digitale, perché in grado di garantire una maggiore efficienza del business, un accesso rapido a informazioni e documenti, una riduzione dei costi, nel rispetto della disciplina normativa.
«Il Covid-19 è stata un’occasione unica, per quanto non voluta, di instillare in modo massivo e profondo il convincimento che si devono attuare scelte strategiche e comportamenti volti a prevenire o a ridurre il rischio per sé e per gli altri. Il mondo mutualistico può fornire una risposta efficace ai tanti cittadini che per ragioni economiche hanno rinunciato nell’ultimo anno alle cure e all’assistenza sanitaria».
Se è vero che la sentenza del Tar del Lazio ha annullato alcune norme disposte dall’Ivass con il Regolamento n.97, promuovendo su tutta la linea il ricorso presentato dallo SNA, è altrettanto vero che per scrivere la sentenza i giudici del tribunale amministrativo si sono più volte rifatti delle osservazioni di ACB, Associazione Categoria Brokers, unica organizzazione citata nel documento.
“Insurance Network” è il pay off recentemente adottato da Mediass per dare maggiore evidenza a un modello imprenditoriale di successo: un network composto da professionisti specializzati e uniti da un forte spirito di squadra. Nonostante le difficili condizione del mercato, Mediass ha chiuso l’esercizio 2020 con ricavi pari a circa 12 milioni di euro (+13% su base annua) e 81 filiali operanti su tutto il territorio. Per la società guidata da Francesco Pirocchi e Gianluca Graziani si tratta del miglior risultato di sempre, peraltro il linea con gli ambizioni obiettivi del piano industriale.
Nel mondo del brokeraggio, il ritorno in campo in prima fila di Francesco Giuseppe Paparella, oggi vicepresidente di Consulbrokers spa, è stata la notizia che ha monopolizzato le discussione nelle ultime settimane. Stiamo infatti parlando di una figura storica del settore che ha guidato l’Aiba per ben cinque mandati. Eletto per la prima volta come presidente dal 1995 al 1997, successivamente richiamato nel 1999 fino al 2004 e ancora nel 2007 prima di lasciare il testimone nel 2013 nelle mani di Carlo Marietti, non essendo più rieleggibile.
La viva freschezza di Wide Group è un chiaro invito all’ottimismo dopo il lungo tunnel della pandemia. Il gruppo di brokeraggio guidato da Gianluca Melani dopo aver dimostrato grandi capacità di adattamento al periodo di emergenza sanitaria è infatti ripartito guadagnando i riflettori per aver acquisito il ramo d’azienda di Alliance Risk and Insurance Broker (Arib), parte del gruppo Alliance, storico consulente assicurativo con sede a Roma e, poche settimane fa, per aver ricevuto un importante riconoscimento.
Fit2You, broker insurtech specializzato nel mercato automotive che si rivolge con particolare attenzione ai concessionari d’auto, ha recentemente lanciato un nuovo sistema di pagamenti digitale per i contratti assicurativi. Abbiamo colto l’occasione per fare due chiacchiere con il direttore commerciale Moris Zecoli che ci ha raccontato presente e futuro dell’azienda.
Placement Wholesale Broker è il nuovo broker grossista che ha aperto da qualche settimana i suoi uffici a Milano, in Ripa di Porta Ticinese, 39. Una nuova iniziativa imprenditoriale nell’imperante pessimismo dei tempi della pandemia è meritevole delle dovute attenzioni.