
Gianluca De Cobelli, co-fondatore e CEO di YOLO, indica come sta evolvendo uno dei pionieri dell’insurtech italiano e come supporta gli intermediari
Nella prima parte dell’anno, YOLO ha registrato una crescita significativa di ricavi (52%) e premi gestiti (88%). Che cosa è cambiato e che cosa dicono questi numeri sulla strategia del Gruppo?
Stanno manifestandosi gli effetti delle scelte strategiche compiute nell’ultimo anno: il potenziamento dell’attività di broker assicurativo attraverso una nuova acquisizione, quella di RC Polizza.it, tech broker specializzato nelle PMI e nei rischi professionali; le sinergie commerciali con gli altri broker del gruppo, YOLO e AllianceInsay, specialista dell’automotive; la diversificazione nei servizi di Advisory ed Education.
I ricavi sono cresciuti proprio grazie all’attività di broker phygital, in particolare nell’automotive, e alle sinergie di Gruppo.
Stiamo lavorando per consolidare queste tendenze facendo leva anche sulla crescita della domanda di mercato, alimentata da nuovi bisogni come la conformità agli obblighi assicurativi sui rischi catastrofali. Abbiamo appena dato il via a una partnership con Artigian Broker, partner per l’assicurazione di Confartigianato Imprese, per rispondere ai bisogni delle piccole e micro imprese artigiane. Avremo così accesso a un segmento di mercato ampio e poco assicurato.
Quali tendenze state registrando nella distribuzione assicurativa e come state rispondendo?
Digital, phygital e omnicanalità sono le parole chiave per tutti gli attori della distribuzione. YOLO ha adottato questo modello già da qualche anno e ha potuto farlo perché, essendo un’impresa nativa digitale, aveva le qualità per innovare e la flessibilità per adeguarsi alle caratteristiche del mercato domestico in cui, come è noto, gli intermediari professionali sono il perno della distribuzione, certamente nei rami danni.
Con la crescente complessità dei bisogni assicurativi e, di conseguenza, dei prodotti, gli intermediari sono chiamati a sviluppare quel ruolo, essenziale, di orientamento che hanno sempre svolto, tanto più se si considera che stanno avvicinandosi al prodotto assicurativo soggetti poco abituati al risk management, per esempio le piccole e micro imprese. Penso, per esempio, alle esigenze poste dai rischi cyber e climatici: piccole e micro imprese non possono prescindere da un riferimento professionale.
La consulenza sarà fondamentale, com’è accaduto per i servizi finanziari personali, mentre le esigenze più semplici potranno essere soddisfatte autonomamente attraverso il digitale. Di qui l’importanza dell’omnicanalità.
L’intermediario avrà comunque bisogno di dati per analizzare i bisogni e rispondere tempestivamente ai clienti, di strumenti per essere efficiente nei processi di sottoscrizione e gestione operativa. Un supporto possibile solo introducendo il digitale. Si spiega con questa visione la scelta, compiuta tre anni fa, di creare YOLO Insurance Network, una piattaforma di servizi digitali per gli intermediari fisici.
Con il lancio di YO Insurance Assistant, YOLO ha portato l’intelligenza artificiale al servizio di agenti e broker. Quali benefici devono attendersi gli intermediari?
YO Insurance Assistant valorizza le competenze professionali e le capacità di consulenza creando le condizioni per potenziare lo sviluppo commerciale. Rafforza la capacità di personalizzare il servizio e aumentare l’efficacia commerciale con indicazioni per gestire al meglio la relazione con i clienti. Supporta gli agenti nella vendita con suggerimenti sui punti di forza valorizzare nelle trattative, risponde tutte le domande sui prodotti, genera preventivi in tempo reale e strumenti di coaching commerciale.
YO Insurance Assistant, inoltre, facilita la gestione operativa permettendo una maggiore rapidità nella gestione delle richieste e l’esecuzione diretta di azioni dispositive, come la sottoscrizione dei preventivi. Contiamo d’introdurre nuove funzionalità nel prossimo futuro per incrementare l’efficienza della gestione e la qualità del servizio.
Gli intermediari devono temere per il futuro?
Qualche anno fa, quando partirono i canali distributivi diretti, erano in molti a sostenere che, in pochi anni, non ci sarebbe stato più spazio per l’intermediario tradizionale. È poi accaduto il contrario e qualche compagnia ha chiuso i canali diretti. Noi di YOLO lo abbiamo sempre detto e continuiamo a sostenerlo: la tecnologia digitale può accelerare lo sviluppo dell’intermediario, valorizzarne il potenziale, ma non lo può sostituire.
L’intermediario assicurativo resterà al centro del sistema distributivo se saprà estendere le competenze per fronteggiare la maggiore complessità delle risposte al mercato; innovare la gestione operativa per renderla più efficiente; migliorare la comunicazione ai clienti per rendere le relazioni più produttive.