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Il mercato italiano del cloud continua a crescere. Infatti, la spesa delle imprese ha raggiunto quota 3,84 miliardi di euro nel 2021, per un incremento del 16% rispetto a un anno fa.
Tra le grandi aziende il ricorso al cloud è un dato di fatto: nel 44% dei casi le applicazioni si trovano oggi su cloud pubblico o privato, che si appresta a superare la quota ancora gestita on-premises, ossia, quella parte di applicazioni installata su server propri.
È quanto emerge dall’Osservatorio Cloud Transformation della School of Management del Politecnico di Milano. Tuttavia, più di una impresa su tre (il 34% del campione) ammette di non aver ancora accompagnato questo percorso tecnologico con azioni di cambiamento organizzativo rivolte alla direzione IT, come l’arricchimento delle competenze del personale.
I dati mostrano un incremento degli investimenti legati ai progetti strategici, all’interconnessione delle applicazioni, ormai distribuite in diversi ambienti computazionali, e all'innovazione funzionale e architetturale. Il public & hybrid cloud, ovvero l’insieme dei servizi forniti da provider esterni e l’interconnessione tra cloud pubblici e privati, si conferma la componente principale, per una spesa di 2,39 miliardi di euro (+19%).
I numeri ci dicono che è stato compreso come il cloud ibrido possa essere considerato un facilitatore per l‘ingresso delle aziende nel mondo del cloud, questo perché si tratta di un approccio che consente di gestire in modo efficace i servizi che possono essere trasferiti in cloud e quelli che devono rimanere on-premise.
Un’altra tendenza che sta emergendo nel 2021 in Italia è l’introduzione nelle aziende di strategie multi-cloud: le grandi imprese italiane oggi fanno riferimento mediamente a 5 cloud provider per l’erogazione dei propri servizi rispetto ai 4 del 2020. Le ragioni che portano alla migrazione di una infrastruttura o parte di essa su diversi provider sono molteplici: dal livello di servizio e di assistenza offerto (SLA), alla tipologia di servizio, al livello di esperienza di un provider nella gestione di un servizio, alla ridondanza geografica e – non ultimo – anche al prezzo.