Il Consiglio di Amministrazione di SACE presieduto da Giovanni Castellaneta ha approvato oggi il progetto di bilancio d'esercizio e consolidato di SACE al 31 dicembre 2013. Il 2013 è stato un anno di crescita rallentata a livello globale, di graduale ripresa per i mercati avanzati e di ridimensionamento e nuove criticità sotto il profilo dei rischi per i principali mercati emergenti, che si confermano tuttavia il driver dell'export italiano. Già nel 2012 le nostre vendite verso tali mercati a maggior potenziale hanno superato quelle verso l'area Euro. In questo contesto, SACE ha superato gli obiettivi di redditività fissati dal Piano Industriale e confermato il ruolo di partner strategico per l'internazionalizzazione delle imprese.
Di seguito i principali risultati economico-finanziari consolidati al 31 dicembre 2013:
§ premi lordi a 398,7 milioni di euro, in crescita del 5% rispetto all?esercizio 2012
§ oneri relativi ai sinistri al netto dei recuperi a 245 milioni di euro (-46,6%)
§ risultato del conto tecnico a 122,3 milioni di euro, in deciso recupero rispetto al saldo negativo per 122,6 milioni di euro registrato lo scorso esercizio
§ risultato del conto non tecnico pari a 456 milioni di euro (+16%), dovuto prevalentemente all'andamento positivo della gestione finanziaria
§ utile lordo pari a 578,1 milioni di euro (270,5 milioni di euro nel 2012)
§ utile netto pari a 345,3 milioni di euro (167,9 milioni di euro nel 2012).
"Si tratta di un risultato significativo, conseguito in un anno stagnante per l?export italiano, che ci consente di guardare al futuro con cauto ottimismo e di condividere nuovi ambiziosi obiettivi con le 25.000 imprese che hanno già scelto SACE per crescere in Italia e nei 189 Paesi in cui siamo operativi", ha affermato Alessandro Castellano, amministratore delegato di SACE. "Una prova tangibile della nostra capacità di creare valore perseguendo una strategia fondata su principi di rigorosa sostenibilità economico-finanziaria: unico modo per garantire ai nostri stakeholder, nel lungo periodo, l'efficacia della nostra azione. Il nuovo piano industriale in corso di finalizzazione consentirà a SACE di intraprendere un nuovo percorso di valorizzazione che ci auspichiamo di poter condividere con un numero crescente di imprese".
I risultati al 31 dicembre 2013 confermano la solidità del gruppo, forte di un patrimonio netto pari a 5,3 miliardi di euro, riserve tecniche pari a 2,5 miliardi di euro e un rating A- (Fitch), superiore a quello assegnato alla Repubblica Italiana.
L'esposizione totale del gruppo a fine 2013 supera i 72 miliardi di euro, di cui 37,7 miliardi di euro relativi alle attività assicurative del ramo danni e di factoring gestite dalle società-prodotto e 34,5 miliardi di euro relativi alle attività a medio-lungo termine gestite da SACE a sostegno di export e internazionalizzazione. Relativamente a quest'ultime, a fine 2013 si registra un aumento del peso dei paesi emergenti, che rappresentano il 76% dei rischi assunti nei mercati esteri. Si confermano settori di maggiore attività per SACE i comparti d'eccellenza dell?industria italiana: oil & gas, infrastrutture e costruzioni, cantieristica navale, chimico e petrolchimico, metallurgico.