
In 10 anni di vita il Fondo Arcobaleno, il fondo per l’assistenza sanitaria integrativa promosso da Filca Cisl nel 2005 per i lavoratori del settore legno-arredo (ma poi aperto ad altri settori produttivi), e la compagnia RBM Salute, leader nel ramo salute, hanno erogato 3,5 milioni di euro in contributi per spese sanitarie.
Si tratta di in gran parte di rimborsi delle spese sostenute per accertamenti diagnostici, ricoveri e spese odontoiatriche. Quattro le formule di adesione (a copertura crescente) che vanno da una quota mensile per il lavoratore minima di 10 ad un massimo di 20 euro. Sono inoltre previste coperture per la non autosufficienza, morte e infortunio.
Per celebrare la ricorrenza Arcobaleno ha organizzato lo scorso 30 marzo a Mogliano Veneto (TV) il convegno “10 anni insieme” dedicato ai temi del welfare integrativo collegato alla contrattazione aziendale e territoriale. Tra gli interventi: il Segretario Generale della Filca Cisl Domenico Pesenti, la Segretaria Generale della Cisl Veneto Franca Porto, il Segretario Generale della Filca Cisl Veneto, Salvatore Federico, il Direttore Generale della Confcommercio Unione Venezia Danilo De Nardi, il Presidente di Solidarietà Veneto Andrea Tomat, il Consigliere Delegato di RBM SaluteMarco Vecchietti, il Presidente di ADAPT Emmanuele Massagli e l’Amministratore Delegato di Close2U Angelo De Filippo.
Nel corso del suo intervento il Generale della Filca Cisl Veneto, Salvatore Federico ha tracciato le tappe di una esperienza virtuosa: “Siamo partiti con l’idea di poter realizzare un incontro tra Aziende e Welfare, laddove per Welfare intendiamo non solo la sanità integrativa delle grandi realtà industriali, bensì anche delle piccole imprese locali, base di partenza del progetto di Fondo. Il nostro fine era, ed è tutt’oggi, quello di dare benefici a tutti comprese le piccole realtà territoriali e le loro famiglie, in una visione di Welfare Integrativo a 360”.
Per quanto riguarda il futuro si pensa alla costituzione di un Laboratorio Territoriale (Nord Est) per il Welfare che coinvolga le Parti Sociali, gli esperti del settore ed i principali operatori con l’obiettivo di promuovere nuovi modelli di integrazione tra Welfare e Territorio. “Esperienze come quella del Fondo Sanitario Arcobaleno dimostrano le straordinarie potenzialità che il Territorio inteso come centro di interessi, relazioni sociali e tutele può mettere a disposizione per rendere più effettive le coperture offerte dalla Contrattazione Collettiva Nazionale - ha commentato Vecchietti di RBM Salute −. Intercettare le figure contrattuali non ancora tutelate – ha concluso Vecchietti – estendere le coperture sanitarie ai nuclei familiari, modulare i Piani Sanitari sull’intero ciclo di vita del lavoratore (anche oltre l’età pensionabile), garantire la piena conoscenza delle prestazioni attraverso gli sportelli territoriali delle Parti Sociali, questi alcuni dei principali risultati che l’integrazione tra Fondi Sanitari e Territorio è in grado di cogliere”.
Fondo Arcobaleno conta oggi oltre 4.000 lavoratori iscritti nel solo Veneto che beneficiano dell’assistenza sanitaria grazie alla contrattazione aziendale. Sono le aziende (oltre 150 quelle interessate, molte delle quali collocate nel territorio trevigiano) a farsi carico solitamente della quota di adesione dovuta dai propri dipendenti che, a loro volta, possono volontariamente, estendere la copertura del fondo ai propri famigliari.