Il gruppo svizzero, in collaborazione con il portale Insurance Hound, ha recentemente condotto una serie di studi intitolati “Future proofing broking” con lo scopo di analizzare il futuro della professione del broker assicurativo, evidenziando come evolverà nel tempo e quali nuove sfide si troverà ad affrontare la prossima generazione di intermediari.
In particolare il documento chiamato “The views on the next and current generation of brokers” – scaricabile qui sotto – fornisce una serie di possibili scenari futuri per l’industria del brokeraggio, emersi da due tavole rotonde organizzate con i dipendenti di Zurich. La prima si è svolta con la partecipazione degli “astri nascenti”, le nuove leve della compagnia, mentre la seconda è stata un dibattito tra “senior broker”, ovvero la generazione che è oggi ai massimi livelli.
Uno dei punti fondamentali emersi da questo confronto è il fatto che oggi, e ancor più un domani, non basta essere dei broker competenti nel solo ambito assicurativo: serve essere allo stesso tempo esperti di tecnologia, di marketing e comunicazione. In breve bisogna essere portatori di innovazione a 360 gradi.
Se un tempo la caratteristica principale di un broker doveva essere la resilienza, oggi la capacità di resistere agli urti e all’instabilità del mercato non è più sufficiente: occorre combinare a questa l’abilità di comprendere che i cambiamenti non sono solo una minaccia, sono anche portatori di nuove possibilità di business. Servono quindi broker talentuosi che le sappiano cogliere e sviluppare al meglio.
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