
Secondo il ceo di Unipol, Carlo Cimbri, non ci sono le condizioni perché le assicurazioni possano “sostituire le banche nei finanziamenti. Non vorrei che si facesse confusione tra mestieri, perché storicamente la commistione tra mestieri storicamente non è stata un successo”.
Nel corso dell’Annual Assicurazioni del Sole 24 Ore Cimbri ha sottolineato come dare credito sia diverso dall’assicurare, “anzi sono due attività che possono essere in contrasto. Uno può essere un ottimo cliente bancario, ma un pessimo cliente assicurativo”. Inoltre, “non mi pare che le assicurazioni abbiano all’interno l’expertise per originare o valutare un credito al dettaglio, per assumere rischi bisogna avere le competenze”. Inoltre, Cimbri ritiene che il sistema assicurativo non voglia farsi carico degli stessi appesantimenti di capitale che riguardano il credito bancario.
Quanto all’andamento di Unipol, Cimbri ha detto che i risultati 2016 del Gruppo saranno in linea, se non migliori, di quanto previsto dal piano strategico triennale.