
Si è conclusa l’indagine della Commissione bicamerale per le Semplificazioni con la messa in evidenza di 10 proposte utili a ridurre l’asimmetria informativa fra intermediari finanziari e clienti, accrescere la trasparenza e semplificare i rapporti tra sistema finanziario e cittadini.
L’indagine prende le mosse da casi recenti come quelli delle quattro banche salvate a fine 2015, dove l’asimmetria informativa tra gli istituti e i clienti si è probabilmente sommata a scambi non dichiarati tra le due parti.
Ecco, nel dettaglio, quali suggerimenti contiene il decalogo.
1) SEMPLIFICARE I PROSPETTI INFORMATIVI
Secondo la Commissione i prospetti informativi dovrebbero “convergere verso modelli uniformi e semplificati che richiamino l’attenzione sul rischio finanziario”, sulla base di una normativa il più possibile omogenea a livello italiano ed europeo. Un’attenzione particolare dovrebbe essere dedicata a “evitare la duplicazione di informazioni”, come già sperimentato ad esempio nei “prospetti informativi semplificati per le emissioni dei prestiti obbligazionari semplici”.
2) I PRODOTTI FINANZIARI DEVONO ESSERE COMPARABILI
Tutti i prodotti finanziari rivolti alle stesse categorie di risparmiatori devono essere fra loro comparabili.
3) PIÙ DIGITALE CONTRO LA BUROCRAZIA
Dal punto di vista delle procedure gli strumenti digitali possono “costituire un importante veicolo di semplificazione purché venga utilizzata per liberare il cliente da una serie di appesantimenti burocratici (in primo luogo, le numerose firme da apporre a qualsiasi contratto, facilmente sostituibili con un numero ben più ridotto di firme digitali duplicabili), concentrandone l’attenzione sugli aspetti fondamentali del contratto e sulle sue componenti di rischio”.
4) VALORIZZARE LA CONSULENZA
La natura del rapporto fra operatori e clienti dovrebbe “sempre più ispirarsi alla logica della consulenza” in modo da far coincidere gli interessi delle due parti.
5) PIÙ PESO A OBBLIGAZIONISTI E CORRENTISTI
In linea con il meccanismo dei bail-in, la Commissione propone di attribuire responsabilità a “soggetti che prima ne erano esclusi, in particolare attraverso un ripensamento dei poteri dell’assemblea degli obbligazionisti e il riconoscimento di un diritto di tribuna di un rappresentante dei correntisti nelle assemblee” degli istituti.
6) PUNTARE SUL LEASING
Il documento dedica poi un’attenzione particolare al leasing, sottolineando che l’adozione di una disciplina generale relativamente a questo tipo di contratto potrebbe costituire l’occasione per un approccio normativo nell’ottica della semplificazione e dell’armonia con quello utilizzato negli altri Paesi europei.
7) MIGLIORARE LA PROFILATURA DEI CLIENTI
Anche in vista del recepimento della direttiva cosiddetta MiFID II, la profilatura del cliente “dovrebbe costituire momento essenziale e costitutivo del rapporto fiduciario tra operatori e clienti e potrebbe eventualmente essere oggetto di codici di autoregolamentazione, volti ad evitare che il profilo risulti un ritratto posticcio, adattabile ai contratti sottoposti ai clienti stessi”.
8) VIGILANZA: AUMENTARE IL COORDINAMENTO FRA LE AUTORITÀ
La Commissione prescrive che le attività di vigilanza siano ispirate a “minimi comuni denominatori, con un maggiore coordinamento tra le Autorità competenti, a livello europeo e nazionale”.
9) EDUCAZIONE FINANZIARIA SULLA RAI
In tema di educazione finanziaria, le molte iniziative meritevoli “promosse dai soggetti istituzionali e privati, spesso in accordo con le associazioni rappresentative degli utenti”, dovrebbero essere oggetto di campagne informative anche da parte della Rai.
10) POTENZIARE IL RUOLO DEL PARLAMENTO
La commissione chiede che venga valorizzato il ruolo del Parlamento per fare in modo che le diverse normative e l’azione delle Autorità nazionali siano sempre ispirate a “principi di massima semplificazione e trasparenza”.