
È il gruppo DEED composto da Luca Gianfreda, Edoardo Parini, Emiliano Parini e Guido Porcaro, il vincitore della prima edizione di MUSEUM BOOSTER, l’Hackathon ideato e promosso dal MAXXI in collaborazione con Groupama Assicurazioni, con l’obiettivo di pensare e proporre prototipi di prodotti digitali che possano rinnovare l’esperienza del museo rendendolo più aperto, accessibile e accogliente.
11 gruppi per un totale di 56 partecipanti - sviluppatori, programmatori, designer, maker, esperti di comunicazione e marketing, copywriter, data analyst, art director - accomunati dalla passione per Arte, nuove tecnologie e digitale, hanno preso parte alla maratona di 34 ore non stop, dalle 9.00 di sabato 21 alle 19.00 di domenica 22 ottobre, con l’obiettivo di presentare prototipi per servizi e prodotti che sappiano reinventare l’esperienza di una visita museale.
DEED che ha presentato get il prototipo di un bracciale a trasmissione sonora che libera il visitatore da qualsiasi guida, mappa, supporto, consentendogli di accedere a contenuti audio di approfondimento, semplicemente avvicinando il dito al proprio orecchio, sfruttando la tecnologia bone conduction ossia la trasmissione sonora attraverso la conduzione ossea.
Il progetto è stato scelto da una giuria di esperti composta da Barbara Gasperini giornalista; Andrea Manieri Capo Progetto Direzione Ricerca e Innovazione Engineering; Alfredo Valeri Direttore Ricerca Associazione Civita; Prisca Cupellini Responsabile Digital MAXXI; Elena Pelosi Responsabile Formazione MAXXI, con la seguente motivazione: “Per l’utilizzo di una tecnologia capace di rinnovare l’esperienza del visitatore in modo dirompente rispetto al passato”.
DEED riceverà il riconoscimento economico di 5.000 Euro per sviluppare il suo progetto, con il sostegno del MAXXI, che ne diventerà luogo di sperimentazione per un anno.
“Museum Booster è un primo esperimento di cui siamo molto orgogliosi – dice Prisca Cupellini Responsabile Digital MAXXI. La partecipazione, l’energia e le competenze messe in campo ci dimostrano quanto si possa fare per migliorare, innovare e trasformare attraverso la tecnologia, l’esperienza dei luoghi di cultura.
Sperimentare per un anno il progetto vincitore negli spazi del MAXXI, di certo contribuirà non solo a cambiare la percezione dell’offerta culturale del museo, ma anche il modo in cui le nostre proposte verranno elaborate”.
“É da tempo che lavoriamo sulle esperienze che l'utente fa grazie alla tecnologia e riflettiamo sull'eccessivo utilizzo e la dipendenza dagli smartphone – dichiarano i componenti di DEED – e la semplicità della soluzione offerta dal nostro progetto è "Mettimi in tasca e goditi la mostra". E’ stata una soddisfazione immensa aver vinto Museum Booster. Abbiamo partecipato perchè con la nostra startup stiamo lavorando a differenti tipi di soluzioni nel campo Wearable e volevamo approfondire il tema museale per studiarne le possibilità. Da romani e imprenditori abbiamo affrontato la sfida unendo passione, lavoro e amore per la nostra città”.
“Supportare lo sviluppo di nuove tecnologie e sostenere la formazione attraverso l’innovazione è nel DNA del Gruppo – dice Giorgia Freddi Direttore Comunicazione e Relazioni Esterne Groupama Assicurazioni - a settembre abbiamo lanciato l’Academy Born2Code per dare a giovani talenti l’opportunità di essere formati sulle nuove professioni richieste dal mercato. Grazie alla partnership con il MAXXI, Museum Booster è stato inserito nel percorso formativo di Born2Code contribuendo alla formazione dei ragazzi e alimentando il sostegno ai luoghi della cultura: il successo di questa prima edizione aprirà la strada a progetti e iniziative sempre più all’avanguardia”.
Al secondo e al terzo posto si sono classificati 4OUR (Giulia Centonze, Michele Cirillo, Francesco Di Girolamo, Anna Tatananni) con il progetto Flȃneur che secondo la giuria ha il pregio di poter “educare il pubblico all’uso del digitale” grazie alla sua semplicità, e EXAMUSE (Silvia Falabella, Enzo Masci, Maria Vittoria Sorgi, Vittoria Rosati Tarulli) con il progetto Examuse che la giuria ha riconosciuto “estremamente avanzato dal punto di vista scientifico” e dalle grandi potenzialità. A loro vanno rispettivamente il premio di 1500 e 800 Euro del secondo e terzo posto.