
Nella stagione dei rinnovi contrattuali del 1 gennaio, l’aumento dei prezzi per le riassicurazioni property è stato inferiore rispetto alle previsioni, per via della forte concorrenza che ha determinato il contenimento degli aumenti a percentuali in cifra singola, nonostante le perdite record del 2017.
I gestori di catastrophe bond hanno lanciato nuovi fondi, mentre a loro volta gli hedge fund hanno acquisito azioni di società di riassicurazioni. Tutte attività finalizzate a trarre forti guadagni dal rialzo dei prezzi che si attendeva in percentuali superiori al 10% dopo le pesanti conseguenze provocate dagli uragani che hanno colpito i paesi caraibici e gli Stati Uniti, gli incendi della California e il terremoto del Messico.
Complessivamente, l’incremento dei prezzi si fermato al +7,5% secondo quanto sostiene un report di Willis Re, mentre JLT Re indica in 4,8% l’incremento per i suoi contratti property.
Dopo cinque anni caratterizzati dal continuo calo dei prezzi è già un significativo cambio di trend, anche se dopo un anno da 140 miliardi di dollari di perdite per il settore, ci si sarebbe potuto aspettare una crescita più sostenuta, frenata però dal continuo afflusso di nuovi capitali.
In particolare, i prezzi dei contratti riassicurativi property sono aumentati del 20-40% nelle aree colpiti da eventi catastrofali come i Caraibi e del 5-10% in America Latina e nelle zone degli Stati Uniti danneggiate.