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Il 12 dicembre scorso l’esondazione dell’Enza provocò l’alluvione di Lentigione, frazione di Brescello (RE). Esattamente un mese dopo è uscita la prima caldaia dallo stabilimento della Immergas che era finito sott’acqua.
Nelle ore successive all’allagamento Immergas incarica Belfor Italia di occuparsi delle operazioni di salvataggio e ripristino dello stabilimento danneggiato. I tecnici arrivano il 14 dicembre e iniziano le attività di bonifica secondo il Piano di Disaster Recovery dell’azienda. In meno di due settimane, le operazioni consentono alla società di riavviare alcune attività produttive. È il primo segnale della ripresa.
Sono stati molti gli sforzi e gli investimenti per tornare prima possibile alla normalità. Alfredo Amadei, Presidente Immergas, spiega che nelle 13 linee di montaggio di Lentigione “i lavori di ripristino, anche grazie al lavoro delle società specializzate, richiederanno ancora diverse settimane, mentre nei reparti dove avvengono le lavorazioni meccaniche il livello di riattivazione è già più alto e molte funzioni saranno di nuovo operative nell’arco di poche settimane. Il nostro impegno ora è tutto concentrato sulla riattivazione della produzione e sulla ripresa del lavoro per tutti i dipendenti”. La spedizione delle prime caldaie e di altri prodotti che compongono la gamma Immergas è certamente un passaggio di grande importanza. “Serviranno alcuni mesi per tornare alla piena normalità - aggiunge Alessandro Carra, Vicepresidente Immergas – ma il piano di riattivazione di tutte le funzioni procede bene, anche grazie alla scelta che Immergas ha fatto, ormai da anni, di avere al suo interno il team di ingegneri e tecnici che progettano e realizzano le linee di produzione. Il piano che ha visto ripartire servizi essenziali come la spedizione dei ricambi, in Italia e all’estero, i servizi di consulenza tecnica e commerciali ha dato buoni frutti e anche lo stabilimento di Poprad in Slovacchia che è legato a quello di Brescello dal sistema informatico che l’alluvione aveva bloccato è pienamente operativo.
I magazzini sono operativi sia per la ricezione delle materie prime e dei semilavorati che per la spedizione dei prodotti finiti. In quattro settimane dall’esondazione dell’Enza che ha invaso di fango l’unità produttiva siamo in grado di pianificare i passi successivi confermando in toto tutti gli investimenti e gli obiettivi programmati per il 2018 e tutte le azioni di sviluppo sia sui mercati esteri che sul mercato italiano.