
I conti 2017 di Cattolica Assicurazioni sono risultati inferiori alle attese degli analisti circa l’utile netto e l’utile operativo. In particolare l’utile netto consolidato a 56 milioni di euro (-40%) e l’utile netto di Gruppo a 41milioni (-46,1%) incorporano gli impatti economici di natura non ricorrente già contabilizzati e comunicati nella prima metà dell’anno, informa il gruppo veronese.
Il risultato operativo pari a 206 milioni (-8,8% rispetto ai 226 milioni del 2016) sconta principalmente l’incremento del combined ratio, mentre il RoE operativo è stabile a 6,2%.
La raccolta premi complessiva del lavoro diretto e indiretto Danni e Vita raggiunge i 5 miliardi di euro (+5,2% sui4,7 miliardi dell’anno precedente): nel Danni (+2,1%), si riscontra un incremento nei volumi in tutti i principali rami di attività; all’incremento del Vita (+7,5%) è corrisposta una azione di revisione dei prodotti, con progressiva riduzione del profilo di rischio.
In termini di profittabilità tecnica, il CoR si mantiene a ottimi livelli nonostante l’incremento dovuto a eventi atmosferici e large claims e, a dimostrazione che il Gruppo è ben capitalizzato, la solidità patrimoniale è confermata da un Solvency II ratio a 239% (post distribuzione del dividendo proposto).
Nel ramo Danni la raccolta premi del lavoro diretto registra una crescita a 2 miliardi (+2,2%), di cui 1,1 miliardi nel segmento Auto (+1,6%) che, nonostante una modesta decrescita dell’1,3% del premio medio, beneficia di una base clienti più ampia (+96mila veicoli assicurati; +3%). Il segmento Non Auto registra una crescita generalizzata dei principali rami di attività, portando la raccolta premi a 911 milioni (+2,8%). Il combined ratio passa da 93,2% a 94,7% (+1,5p.p.). La variazione è dovuta principalmente a sinistri collegati agli eventi atmosferici verificatisi nel corso del terzo trimestre 2017 e ai large claims, così come alla diminuzione della redditività del ramo Auto a fronte del protrarsi del calo del premio medio. Il claims ratio da lavoro conservato passa da 65,9% a 67,5%, mentre l’expense ratio si attesta al 26,5%, in crescita di +0,7p.p. principalmente per effetto dell’aumento dei volumi registrato nell’ultima parte dell’anno, nonché dall’incremento dei costi legati all’avvio del nuovo Piano Industriale.
Nel segmento Vita la raccolta del lavoro diretto cresce a 2,9 miliardi(+7,5%), pur in un contesto di mercato in contrazione. La produzione è spinta da una buona performance dei prodotti linked (+16,6%) e dai rami tradizionali (+6,9%). La nuova produzione di polizze Vita rivalutabili con tassi garantiti pari a zero ha favorito un progressivo ulteriore abbassamento del minimo garantito medio dello stock di riserve matematiche del Gruppo, che si attesta all’1,0%.