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Axa è la compagnia più green a livello europeo e gli assicuratori del vecchio continente sono le più verdi del pianeta. Tuttavia, l’industria assicurativa nel suo complesso è chiamata a fare molto di più vista la sua lentezza nel promuovere la finanza sostenibile che si traduce in un notevole ritardo rispetto alle tempistiche dell’accordo sul clima di Parigi.
È quanto emerge dallo studio in materia condotto dall’Asset Owners Disclosure Project che ha esaminato 80 tra le più grandi assicurazioni mondiali, le compagnie francesi sono leader in materia di rischio climatico. La francese Axa è al primo posto con un rating climatico AAA, seguita dalla britannica Aviva. Al terzo e quarto posto, con rating AA, la tedesca Allianz e l’inglese Legal&General. Cinque compagnie hanno la tripla B: Aegon (Olanda), Cnp Assurances (Francia), Tokyo Marine Holdings (Giappone), Crédit Agricole Assurances (Francia), Zurich Insurance Group (Svizzera). L’italiana Generali è undicesima con un rating BB.
Nonostante gli sforzi degli assicuratori europei, per gli attivisti il settore non sta facendo abbastanza. Gli assicuratori - spiegano - sono tra i maggiori investitori istituzionali a livello mondiale; i loro investimenti e le loro attività di assicurazione interessano una moltitudine di comunità ed economie. Per gli attivisti di Unfriend Coal, anche gli assicuratori che figurano ai primi posti nella classifica continuano a supportare aziende le cui attività sono ad alto contenuto di carbonio.