
Le perdite economiche globali dovute a calamità naturali del primo semestre 2018 sono stimate in 45 miliardi di dollari, ovvero il 64% in meno rispetto alla media degli ultimi dieci anni di 124 miliardi di dollari, secondo la ricerca “Global Catastrophe Recap: First Half of 2018”, realizzata da Impact Forecasting, il team di sviluppo di modelli catastrofali di Aon.
Per quanto riguarda le perdite assicurate il report stima in 21 miliardi di dollari le perdite assicurate, che significa il 40% in meno della media decennale di 35 miliardi di dollari.
Nei primi sei mesi dell’anno le catastrofi naturali hanno provocato almeno 2.153 morti, il dato più basso dal 1986 a oggi e significativamente inferiore alla media di 36.570 vittime nell’arco di tempo 1980-2017. Il più elevato pericolo mortale è rappresentato dall’alluvione che ha causato 892 morti.
Nei primi sei mesi dell’anno non ci sono state “mega catastrofi”, quelle che lasciano in eredità danni economici superiori ai 10 miliardi di dollari, mentre si sono verificati 15 eventi con danni di almeno 1 miliardo.
L’area Asia-Pacifico ha avuto il maggior numero di disastri durante i primi sei mesi (55), seguita dalla regione EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa) con 44 eventi, Stati Uniti (37) e Americhe (20).