
A Verona la tensione fra Cattolica Assicurazioni e la Fondazione Cariverona è arrivata ormai al limite. Anzi, siamo ormai alla rottura dei rapporti. Si sa che il clima ha cominciato a rannuvolarsi lo scorso autunno, in seguito alla sfiducia all’allora amministratore delegato Alberto Minali. Da allora, è stato un costante allontanamento tra i due pilastri del sistema veronese, fino ad arrivare alla recente tempesta scatenata da una lettera indirizzata dal presidente della compagnia Paolo Bedoni al numero uno dell’ente, Alessandro Mazzucco (e in copia a Consob e Ivass), nei primi giorni del mese.
Secondo la ricostruzione dell’agenzia Radiocor, Bedoni avrebbe invitato Mazzucco a rettificare un intervento pubblicato sul quotidiano “La Verità”, dove la Fondazione spiegava che il significativo alleggerimento della quota in Cattolica (dal 3% all’1%) era dovuto alla “fase caotica” della compagnia entrata in conflitto con alcuni soci, dopo la sostituzione di Minali. Una situazione, si aggiungeva, alla luce della quale Cattolica aveva “cessato di essere un investimento apprezzabile e compatibile con gli standard di Cariverona”.
Secondo Bedoni, le affermazioni di Cariverona sarebbero “false e pregiudizievoli per i soci e gli stakeholder sotto vari profili”: per questo invitava l’Ente a “rettificarle pubblicamente, riservandosi ulteriori e opportune valutazioni”.
Tuttavia, da Cariverona non è giunta alcuna rettifica. Mazzucco ha invece deciso di rispondere a Bedoni, mettendo anch’egli in copia conoscenza Consob e Ivass. Mazzucco, secondo fonti vicine a Cariverona, avrebbe risposto nel merito e non intende commentare pubblicamente quanto replicato direttamente alla parte interessata.