Il broker assicurativo britannico Lockton è stato accusato di aver falsificato documenti ed e-mail nel tentativo di fuorviare un cliente e assicurarsi una ricca commissione da Axa UK.
Gli avvocati dell’investitore immobiliare Aubrey Weis della società di real estate CPC hanno intentato una causa legale presso la High Court di Londra, sostenendo che i dipendenti dell’ufficio britannico di Lockton hanno falsificato un certificato di assicurazione, moduli di transazione e anche una e-mail per assicurarsi una commissione stimata in un valore di 1,5 milioni di sterline, secondo quanto riportato dal Financial Times .
CPC si era rivolta a Lockton per le coperture assicurative del suo portafoglio di immobili commerciali del valore di miliardi di sterline che il broker aveva assicurato con Axa UK.
Nel giugno 2019, un incendio ha devastato la zona industriale del Golden Triangle di CPC nel Cheshire. La società immobiliare ha quindi presentato una denuncia per i danni subiti dagli immobili sulla polizza che secondo Lockton copriva “l’intero costo di ripristino degli edifici”.
Ma secondo i documenti presentati in tribunale dagli avvocati di CPC, Axa avrebbe messo in dubbio i livelli di copertura garantiti da Lockton. Secondo la ricostruzione degli avvocati, un dipendente di Lockton avrebbe modificato gli estremi del contratto di assicurazione riducendo la portata della copertura. Secondo l’accusa, spiega il Financial Times, Lockton avrebbe nascosto l’alterazione a CPC. Nel momento in cui il gruppo ha richiesto un saldo completo del suo credito come prerequisito per il rinnovo della sua polizza, un dipendente di Lockton avrebbe falsificato due moduli di accettazione di Axa mostrando un saldo dei costi di ripristino di £ 1,25 milioni e non di £ 541.000, più i costi, offerti dal gigante assicurativo
Gli avvocati hanno anche affermato che quando CPC ha richiesto il pagamento di 1,25 milioni di sterline tramite bonifico bancario, lo stesso dipendente Lockton ha inviato una e-mail che fingeva di provenire da AXA per la verifica del pagamento. Secondo i documenti del tribunale, Lockton avrebbe ammesso che i certificati di assicurazione, i moduli di transazione e la e-mail erano stati falsificati, ma non ha offerto a CPC alcun risarcimento.