Placement Wholesale Broker è il nuovo broker grossista che ha aperto da qualche settimana i suoi uffici a Milano, in Ripa di Porta Ticinese, 39. Una nuova iniziativa imprenditoriale nell’imperante pessimismo dei tempi della pandemia è meritevole delle dovute attenzioni.
La società nasce su iniziativa di tre professionisti che conoscono molto bene il mondo delle polizze per via di una lunga frequentazione ultra ventennale. È questa la molla che li ha spinti a creare una nuova società indipendente di brokeraggio wholesale che punta a diventare un punto di riferimento per agenti e broker circa il piazzamento sui mercati esteri di rischi complessi, ma anche per costruire soluzioni assicurative sulle specificità del cliente che sono la risposta degli intermediari al rischio di standardizzazione del mercato .
“Siamo orgogliosi di aver fondato la società di brokeraggio indipendente che vedrà nella propria mission assecondare le esigenze, sempre meno ascoltate dal mercato, degli intermediari e dei loro clienti”, ha spiegato in una nota Domenico Andreis.
Si respira una gran voglia di “tornare a fare gli assicuratori come una volta”, che non va inteso in senso nostalgico, ma come il desiderio di recuperare il ruolo propositivo del brokeraggio assicurativo che se negli anni è andato ad affievolirsi, è quanto mai cruciale in una fase di trasformazione come quella che stiamo vivendo, per la creazione di soluzioni assicurative in linea con una serie di nuovi rischi ed esigenze in cerca di risposte.
“L’analisi del rischio proposto dal nostro intermediario, la ricerca di assicuratori con expertise, fondamentale per clienti strutturati e la corretta individuazione del premio target da proporre al mercato assicurativo sono solo la punta dell’iceberg del lavoro di Placement”, aggiunge Andrea Costa, General Manager della società, al quale abbiamo rivolto alcune domande sulla nuova società.
L’emergenza sanitaria, con tutto il suo bagaglio di lockdown, restrizioni e spinta sul digitale, ha preso un po’ tutti in contropiede, cambiando le nostre abitudini e mettendo in grande difficoltà il nostro tessuto produttivo che già sconta la storica sottoassicurazione.
“La pandemia ha causato molte difficoltà alle aziende che in diverse occasioni si sono trovate sprovviste di adeguate coperture assicurative”, spiega Andrea Costa.
È per questo che avete deciso di lanciare Placement proprio adesso?
“Riteniamo che sia più che mai attuale presentarsi al mercato affiancando e sostenendo l’intermediario professionale. È lui il “nostro partner” e il nostro compito è quello di aiutarlo nella ricerca di soluzioni di volta in volta diverse, in base alle caratteristiche del cliente”.
Perché la scelta di costituire una società di brokeraggio wholesale?
“L’intermediario grossista ha come obiettivo principale quello di mettere in contatto agenti e broker, prevalentemente di piccole e medie dimensioni, che hanno la necessità di piazzare rischi particolari con assicuratori internazionali. Il broker grossista mette a disposizione il proprio know-how, la propria esperienza, le relazioni con gli assicuratori in quei rischi particolari, negoziando condizioni tecniche ed economiche di particolare favore per gli assicurati. I nostri punti di forza principali sono tre: competenza, affidabilità e trasparenza”.
Quali sono gli obiettivi immediati e a lungo termine? Quali le tappe previste dal vostro piano industriale?
“L’obiettivo è quello di creare una rete di intermediari tra gli 80 e i 100 partner già nel 2021, offrendo loro una serie di soluzioni come la liability (sia la primary che gli eccessi di rischio), le sperimentazioni cliniche che il nostro punto di forza, tutta la financial lines e financial institution. Per fare questo è necessario un continuo confronto con il mercato e una costante attività di ricerca di nuovi assicuratori sui mercati internazionali”.
Vi rivolgete a un target particolare di agenti e broker?
“Pre-requisito fondamentale è la capacità di mettersi in gioco, specializzandosi nel piazzamento di rischi cosiddetti in Open Market, dove la gestione di ogni singolo dettaglio può portare a risultati straordinari. Vinciamo tutti, noi, l’intermediario e il cliente o contraente”.
Dal punto di vista operativo, cosa potete offrire?
“Placement opera nel piazzamento di rischi in open market. La proposta al mercato si costruisce con una sinergia tra tutti gli attori coinvolti: Placement, che ha rapporti con gli assicuratori, e l’intermediario che conosce le esigenze specifiche del proprio cliente e ne può suggerire le corrette coperture assicurative. Mi piace sempre ricordare le trattative che conduceva mio padre, (broker per 40 anni) con gli assuntori delle compagnie rappresentando le aree di rischio e spesso suggerendo un premio target. Questo, a mio modo di vedere, è fare l’assicuratore”.
Dove sta andando il mondo assicurativo? Esiste ancora un futuro per un piccolo agente o broker indipendente?
“Il mondo assicurativo va verso una digitalizzazione che però non deve affossare la professione del consulente assicurativo. Internet è uno strumento fantastico che però tende a creare assicuratori improvvisati con risultati talvolta imbarazzanti. Il piccolo agente o broker avrà sicuramente futuro se saprà esaltare l’aspetto primario della professione: fare consulenza, dare soluzioni”.