
Il cda di Unipol Gruppo ha approvato i conti preliminari 2021, ultimo esercizio del piano triennale che, analogamente a quanto avvenuto nelle precedenti occasioni, ha raggiunto e superato i target di redditività, solidità patrimoniale e remunerazione per gli azionisti, con utili consolidati di 2,326 miliardi (target di 2 miliardi) e dividendi cumulati previsti per 617,2 milioni.
I numeri parlano da soli e l’amministratore delegato Carlo Cimbri ha sottolineato come siano stati superati tutti gli obiettivi del Piano: “Abbiamo raggiunto utili cumulati superiori a quelli che ci eravamo prefissi in un contesto di mercato che è stato molto diverso da quello che potevamo immaginare, fortemente impattato negli ultimi due anni dalla pandemia di Covid. Nell’ultimo triennio siamo riusciti comunque, nonostante il blocco temporaneo imposto dalle autorità, a rispettare gli impegni che avevamo assunto con il mercato in tema di remunerazione del capitale: li rispettiamo, anzi li superiamo ampiamente come UnipolSai, e di qualcosa come Unipol gruppo, e lo facciamo mantenendo un livello di Solvency ampiamente confortevole e sopra il range che ci eravamo prefissati. Quello che osserviamo oggi è che il traffico è tornato sui livelli di gennaio 2020, quando non era ancora scoppiata la pandemia, mentre è cambiata la distribuzione: c’è meno densità di traffico nelle grandi città nelle ore di punta e questo è uno dei fattori che sta tenendo il numero di sinistri al di sotto di quelli che venivano denunciati due anni fa in una situazione normale. Tuttavia, ci sono anche altri fattori che influiscono, tra cui la sempre maggiore tecnologia e la sensoristica, e si tratta di fattori che potrebbero avere un impatto strutturale. Ma ci vorrà tempo, mesi di osservazione per capirlo”.
Il risultato netto consolidato registrato nel 2021 è stato di 796 milioni (-8,5% sul 2020, che aveva beneficiato del calo dei sinistri legato al lockdown), di cui 144 milioni dal consolidamento pro quota di Bper Banca.
La raccolta diretta assicurativa è stata di 13,3 miliardi (+9,2%), di cui il Vita a 5,4 miliardi
(+24,4%), mentre il Danni è cresciuto lievemente (+0,8%) a 7,9 miliardi grazie ai buoni risultati ottenuti dal comparto Non Auto (a 4,1 miliardi per un incremento del 5,3% sul 2020), che hanno permesso di assorbire il contenimento registrato nel comparto Auto. La raccolta Auto si attesta a 3,8 miliardi di euro, contro i 3,9 miliardi del 2020 (-3,7%), ed è stata ancora una volta impattata dalla discesa del premio medio in un contesto di mercato che si conferma molto concorrenziale.
Il calo del premio medio Rc Auto si è riflesso, in particolare, su UnipolSai, che registra premi nei rami Danni per 6,7 miliardi di euro (-0,7%), e su Linear (185 milioni di euro; +0,1%), che si è attestata sui valori dell’anno precedente grazie all’incremento registrato dal portafoglio polizze. In sensibile crescita, invece, la raccolta di UniSalute (519 milioni di euro; +7,5%) che conta circa 11 milioni di clienti e ha gestito 4,2 milioni di sinistri nel 2021, attraverso un network di oltre 20 mila strutture convenzionate. Si conferma la strategicità del business bancassicurativo in cui operano Arca Assicurazioni (190 milioni di euro; +35,4%) ed Incontra (109 milioni di euro; +29,5%).
Il combined ratio risale al 92,5% dall’85,4% sempre per la ripresa della mobilità mentre il Solvency ratio consolidato è pari al 216%, in linea con il 2020. Per quanto riguarda il dividendo, verrà proposta la distribuzione di 0,3 euro per ogni azione, in crescita del 7,1% rispetto all’esercizio precedente.
Il ceo di Unipol, Carlo Cimbri, in conference call con gli analisti, ha detto di aspettarsi un’inversione di tendenza nel calo del premio medio dell’Rc Aauto, “sceso del 35% negli ultimi 4-5 anni. E’ evidente che come tendenza prossima i prezzi non potranno che tornare ad adeguarsi. Dobbiamo aspettarci un riallineamento della frequenza e per questo siamo molto attenti alle politiche di prezzo, perché vogliamo accompagnare aumento di frequenza con aumenta tariffari adeguati a sostenere l’equilibrio tecnico”.
Infine, Unipol precisa che ieri è stato risolto consensualmente l’accordo sottoscritto nel febbraio 2020 con Intesa Sanpaolo nell’ambito dell’Opa su Ubi Banca e relativo all’acquisizione di rami d’azienda riferibili a una o più’ compagnie assicurative partecipate dall’istituto bresciano.
Per quanto riguarda il nuovo piano industriale, Cimbri ha detto che sarà presentato in primavera.