Tra gli under 40 italiani la mobilità urbana è sempre più a due ruote. Secondo una ricerca di Kantar Italia, commissionata da Confindustria Ancma, il Covid ha rappresentato una vera e propria svolta tra le abitudini dei più giovani. Infatti, il 74% di chi utilizza una e-bike e il 65% di chi usa uno scooter elettrico li ha acquistati negli ultimi quattro anni.
Le biciclette più utilizzate sono le city trekking (45%) seguite dalle mountain-bike (39%), mentre lo scooter più diffuso da 50 cc a 200 rimane il 125 (48%); gli utilizzatori di motoveicoli elettrici si dividono tra ciclomotori (32%) e scooter (62%).
Per quanto riguarda la bicicletta, è sempre più spesso associata ai valori del benessere e del fitness, in aggiunta a quelli dello svago e del tempo libero. L'immagine dello scooter termico ha perso invece la leggerezza e la spensieratezza delle origini: oggi lo scooter è percepito come il principale competitor dell'auto, l'alternativa più efficace alle quattro ruote nel traffico urbano. Quanto allo scooter elettrico, prevale un'immagine razionale, riflessiva, ma ancora molto circoscritta a pochi utilizzatori.
Biciclette e scooter elettrici si rivelano poi mezzi maggiormente integrabili con il trasporto pubblico locale: in particolare, il 77% dei possessori di una e-bike o di uno scooter a batteria dichiara di utilizzare anche i mezzi pubblici, a dimostrazione dell'utilità di promuovere politiche tariffarie che favoriscano gli utilizzatori delle due ruote elettriche. Lo scooter si conferma in generale il mezzo più autonomo: solo il 61% degli scooteristi dichiara di usare tram e autobus. Tra le motivazioni pratiche che spingono l'utilizzo delle due ruote, l'efficacia e la facilità negli spostamenti rimane il driver principale: valori superiori all'80% tra gli utilizzatori di bicicletta e fino al 90% tra gli scooteristi. Il contenimento dei costi è la seconda motivazione d'utilizzo dichiarata: 79% tra i possessori di e-bike e 83% tra gli utilizzatori di scooter elettrici.