
UBI Banca annuncia la revisione della struttura organizzativa di Gruppo finalizzata a semplificare l’operatività rendendola più snella, meno onerosa e più rispondente alle esigenze del mercato anche mediante l’adeguamento del modello di servizio alla clientela.
Il conseguimento di tali obiettivi avrà luogo tramite:
- l’attivazione di una serie di soluzioni organizzative tese a semplificare il funzionamento del Gruppo con un impatto stimato in oltre 115 milioni di euro di riduzione di costi annui a regime a partire dal 2014 (di cui almeno 70 milioni già nel 2013) tra minori spese amministrative e costo del personale. Al raggiungimento di tale obiettivo concorrerà, tra l’altro, la revisione del dimensionamento complessivo della rete di filiali con la chiusura/vendita di 44 sportelli e la trasformazione di 78 in minisportelli, nonché interventi di razionalizzazione e semplificazione della struttura interna delle Banche Rete, della Capogruppo UBI e di UBI Sistemi e Servizi. La riduzione degli organici è stimabile in circa 1.500 unità full timeequivalents e deriverà dall’utilizzo degli strumenti messi a disposizione dalle vigenti previsioni di contratto e di legge, tra cui, prioritariamente, l’utilizzo di fondi di solidarietà per l’accompagnamento alla quiescenza e da una maggiore flessibilità in tema di orario di lavoro. Una definizione puntuale delle variabili e dei relativi costi “una tantum” sarà possibile a valle del confronto con le OO.SS. che si auspica possa concludersi entro il mese di ottobre;
- la riduzione di almeno il 20% dei costi complessivi della Governance, inparticolare attraverso la riduzione sia del numero che degli emolumenti dei Membri degli Organi Societari;
- la revisione del modello di servizio dedicato alla clientela Private/Corporate attraverso la creazione di punti operativi di presidio unico della clientela private e corporate (46 Centri “Private/Corporate” di nuova costituzione) in grado di proporre un’offerta integrata al tessuto imprenditoriale tipico dei territori di riferimento del Gruppo e di favorire lo sviluppo di opportunità ulteriori di ricavo.