
Persiste il segno meno davanti ai risultati della produzione industriale italiana. Secondo l’ultima rilevazione del Centro studi di Confindustria nel mese di marzo si è registrata una diminuzione della produzione dello 0,3% su febbraio, che rispetto al mese di gennaio segnava un -0,5%. Questo significa che a fine marzo, rispetto all’aprile 2008 (prima dell’esplosione della crisi) il calo è arrivato al -24,3%. La produzione, calcolata al netto del diverso numero di giornate lavorative, è diminuita in marzo del 3,7% rispetto a marzo 2012; in febbraio il calo sullo stesso mese dello scorso anno è stato del 3,8%. Gli ordini in volume hanno registrato in marzo un decremento: -0,7% su febbraio e -4,4% su marzo 2012. In febbraio erano diminuiti dello 0,5% su gennaio e del 3,0% su febbraio 2012.
Nel primo trimestre del 2013 il CSC stima una riduzione della produzione di -0,2% sul quarto 2012, quando si era registrato un arretramento di -2,2% sul terzo. Le informazioni disponibili per il manifatturiero anticipano il proseguire dell’attuale fase di estrema debolezza dell’attività anche nel secondo trimestre: l’indagine ISTAT presso le imprese manifatturiere segnala in marzo un peggioramento dei giudizi sugli ordini (saldo a -43 da -42), per effetto di un calo di quelli interni ed esteri (questi ultimi sono tornati ad arretrare per la prima volta dal novembre 2012). Le attese sul livello a tre mesi di produzione e ordini sono di poco migliorate ma dai livelli molto bassi toccati in febbraio.