Nikolaus von Bomhard, amministratore delegato di Munich Re, ha chiesto alla Cina di aprire una forma di partnership pubblico-privata per migliorare l’efficacia delle coperture assicurative contro i terremoti. In un’intervista al Financial Times Nikolaus von Bomhard ha detto che il mercato assicurativo cinese continuerà a crescere a ritmi sostenuti. In particolare ha sottolineato le potenzialità delle assicurazioni private per la protezione della casa, attualmente una rarità, mentre solo il 5% delle polizze property per attività commerciali ha anche una copertura contro il terremoto.
Secondo von Bomhard davanti a questi numeri è evidente che in molte regioni asiatiche va ulteriormente sviluppata la consapevolezza di essere altamente esposti al rischio catastrofi naturali. Lo scorso anno le inondazioni in Thailandia presero di sorpresa gli assicuratori visto che l’ammontare dei danni causati furono molto superiori alle stime, mentre la durata e l’intensità del fenomeno fecero capire che il livello di esposizione al rischio di calamità naturali era stato fino ad allora sottovalutato. “Crediamo che in Cina sia necessario attivare una forma di partenariato pubblico-privato per quanto riguarda i terremoti”.
Sull’argomento l’Asian Development Bank ha ricordato che il Consiglio di Stato ha già approvato le proposte avanzate nel 2003 dal China Earthquake Administration e dall’authority China Insurance Regulatory Commission, volte proprio alla creazione di un pool che avrebbe dovuto incrementare le coperture assicurative contro il terremoto. Tuttavia, sono passati quasi dieci anni e tutto è ancora fermo. E non è un bel segnale per quello che diventerà il secondo più grande mercato assicurativo a livello mondiale entro il 2020, dopo gli Stati Uniti, in termini di raccolta premi.
Swiss Re, rivale numero uno dei riassicuratori tedeschi, ha recentemente stimato in 157 miliardi di dollari, l’ammontare delle perdite potenziali causate da un terremoto in Cina.