
L’Ania sta lavorando per mettere a punto una proposta sulle catastrofi naturali. È quanto ha anticipato ieri il presidente dell’Associazione Aldo Minucci, intervenendo alla presentazione a Milano del rapporto annuale sull’Assicurazione italiana 2012-2013: “Credo che il settore assicurativo farà una proposta significativa sulle catastrofi naturali”, ha detto Minucci, per trasferire alcune componenti di costo dallo Stato ai singoli attraverso il supporto della copertura assicurativa.
“La questione è complessa e difficile e ora viene affrontata solo ex-post. Mi chiedo perchè non si faccia un tavolo con alcune premesse”, ha aggiunto Minucci. Innanzitutto “va ridotto l’onere dello Stato, ovvero una parte della copertura, ad esempio il 50%, deve essere a carico dei privati, con una polizza assicurativa privata”. Sarebbe necessaria, comunque, anche la presenza di “un riassicuratore di ultima istanza” per le catastrofi più gravi. Il presidente dell’Ania ha sottolineato di ”credere molto”' in un sistema pubblico-privato di questo tipo. Per Minucci servirebbe inoltre un maggior impegno per convincere gli italiani a comperare e costruire case più sicure, perché “danno maggiore sicurezza in caso di eventi catastrofali e hanno minori costi assicurativi”, mentre dall’altro lato, lo Stato “dovrebbe favorire la deducibilità del premio”.
“Per quanto riguarda l’Rc auto la prima cosa fondamentale è la definizione delle tabelle delle lesioni gravi. Se verranno approvate, ci sarebbe un'ulteriore riduzione dal 3% al 5% sulla quale ci siamo impegnati”.
Circa l’andamento generale del mercato delle polizze il 2013 sarà l’anno della svolta per il settore assicurativo. Stando alle previsioni diffuse dall’Ania il mercato italiano delle assicurazioni archivierà il 2013 in crescita dell’8,8% rispetto al 2012, anno che si era chiuso in rosso (-4,3%). Una ripresa trainata dal ramo vita, che a maggio ha fatto registrare un boom del +22% e sembra così destinato a chiudere l’esercizio con un +15%, dopo il -5,5% del 2012. In peggioramento, invece, il ramo danni che dovrebbe chiudere con un -3,5% proseguendo così il trend negativo (-1,9% nel 2011): male soprattutto il comparto Rc Auto che a fine anno chiuderà con un -5,5%, in ulteriore calo rispetto al -1,2% del 2012. In generale, il presidente dell’Ania si definisce “abbastanza fiducioso” sulle prospettive del settore. Perchè se è vero che da un lato “il recente aumento dei carburanti provoca una riduzione del numero di auto in circolazione in questo Paese”, dall’altra parte “ci sarà un miglioramento per la parte vita”.