
Il primo semestre del gruppo francese Axa si chiude con un utile netto di 3,27 miliardi di euro, pari a un incremento del 2% rispetto a un anno fa. Un risultato superiore alle attese (3,14 miliardi) che si deve al maggiore contributo dell’asset management, del ramo danni e a costi di ristrutturazione inferiori.
In miglioramento del 4% a 3,17 miliardi l’utile operativo, mentre i ricavi si attestano a 54,3 miliardi di euro (+0,5%). Migliora di 4 punti percentuali anche l’indice di solidità patrimoniale Solvency II a 201%.
“Axa – ha comentato il ceo Thomas Buberl - registra un’altra forte performance nella prima parte dell’anno, con una crescita dell’utile ante imposte del 5% per azione”. Il secondo maggiore gruppo assicurativo europeo ha detto di essere fiducioso sul raggiungimento degli obiettivi al 2020 che includono risparmi per 2,1 miliardi nel periodo 2016-2020 e una crescita media annua degli utili per azione del 3-7%.
Per quanti riguarda l’attività sviluppata in Italia, nei primi sei mesi dell’anno si è registrata la frenata della raccolta premi Vita (-28%) a 1,45 miliardi di euro. Nei Danni, i premi sono invece in aumento del 5% a 810 milioni.
Il volume della nuova produzione Vita nel semestre in Italia, dove Axa opera anche attraverso la jv con Mps, è stato di 135 milioni (-15%) e il valore del new business si è attestato a 49 milioni (-23%), con il margine sceso al 36% dal 40%. Nei Danni, la raccolta auto, nel segmento privati, il volume dei premi è aumentato del 5% a 464 milioni, mentre nel non-auto l'incremento è del 3% a 189 milioni. Nel segmento aziende l’auto è in calo del 2% a 26 milioni, mentre il non-auto è in crescita del 10% a 128 milioni.