
L’assemblea ordinaria e straordinaria dei soci di Cattolica Assicurazione ha approvato il bilancio del 2013 che si è chiuso con un utile netto consolidato di 64 milioni di euro. L’assemblea ha inoltre approvato la proposta del consiglio di amministrazione di distribuire un dividendo di 0,45 euro per azione.
Il bilancio consolidato 2013 del gruppo chiude il 2013 con un utile di 64 milioni prima dell’applicazione dell’addizionale Ires, una tantum dell’8,5%, che ha un effetto pari a 31 milioni di euro, l’utile consolidato risulterebbe pari a 95 milioni in crescita rispetto agli 85 milioni di euro del 2012. L’utile netto di Gruppo è di 44 milioni di euro. Senza l’applicazione dell’Ires addizionale l’utile di gruppo risulterebbe a 70 milioni in crescita rispetto ai 63 milioni dell’esercizio precedente. Il bilancio di esercizio 2013 si è chiuso con premi lordi contabilizzati del lavoro diretto e indiretto pari a 2.171 milioni di euro (2.110 milioni al 31 dicembre 2012; +2,9%), e un utile netto in base ai principi contabili nazionali pari a 83 milioni come da informativa già resa pubblica (59 milioni al 31 dicembre 2012; +41,7%).
“I risultati del bilancio di quest’anno si inseriscono in un trend positivo che consolida e pone Cattolica nelle condizioni migliori per avviare una nuova fase di crescita”. Così Paolo Bedoni, presidente di Cattolica Assicurazioni, Bedoni ha definito “saggia e obiettiva” la proposta del Cda di un dividendo di 0,45 euro per azione: “La scelta, che può apparire troppo prudente, considerato il buon livello dell’utile normalizzato, si inserisce - ha spiegato - nel percorso che abbiamo tracciato in vista delle scadenze di Solvency II” per programmare, dopo l’acquisizione di Fata, “ulteriori obiettivi di crescita coerenti con la nostra cultura e il nostro posizionamento di mercato”.
L’amministratore delegato Giovan Battista Mazzucchelli, ha parlato di “un bilancio positivo superiore alle previsioni di budget. Purtroppo sull’utile di quest’anno e quindi sul dividendo pesa il colpo di maglio dell’imposta governativa una tantum di 31 milioni, oltre ai previsti 27 milioni di svalutazioni per avviamenti e titoli”.