
Sono sempre più agitate le acque dalle parti di Verona, dove i coordinatori di Casa Cattolica, la rete delle associazioni dei soci Cattolica Assicurazione, dei rappresentanti della politica, delle imprese, di amministratori locali e istituzioni del territorio, tutti uniti per la salvaguardia della compagnia, ritengono indispensabili le immediate dimissioni di tutto il CdA e degli organi di controllo, per dare finalmente il via a una nuova fase di confronto con Generali e i principali azionisti.
Questo dopo la pesantissima lettera di contestazioni dell’Ivass e il recente accertamento della Consob per verificare se siano stati commessi abusi di informazioni privilegiate (insider trading).
In una nota Casa Cattolica sostiene che le decine di migliaia di soci e piccoli azionisti che rappresentano circa il 50% del capitale in circolazione, i 1800 dipendenti, i 1400 agenti e il territorio storico di appartenenza, debbano avere un ruolo significativo nelle future scelte della compagnia, a partire dalla nomina del nuovo CdA e del nuovo piano di sviluppo.
Casa Cattolica si dichiara favorevole a sostenere il nuovo corso ed è pronta a essere parte attiva del rilancio della compagnia, con i recenti soci e tutti i futuri partner industriali e finanziari che investiranno nella compagnia, a condizione che sia creato valore per i soci garantendo la vicinanza al territorio, il rispetto dei valori fondativi e garantiti i collaboratori.