
Durante la conferenza “L’assicurazione che ci piace: costruire relazioni che durano oltre una generazione”, organizzata da CNP Vita Assicura nell’ambito di Consulentia 2025, è emersa l'importanza dell'assicurazione come leva strategica per gestire il passaggio generazionale. Nei prossimi 30 anni, 3.800 miliardi di euro verranno trasferiti alle nuove generazioni, un’opportunità che richiede un cambio di approccio nella consulenza finanziaria.
Paolo Fumo, chief commercial officer di CNP Vita Assicura, ha sottolineato l’importanza dell’assicurazione come strumento strategico non solo per proteggere il patrimonio, ma anche per garantire la continuità delle relazioni tra consulenti, clienti ed eredi. “La vera sfida non è solo trasferire il patrimonio, ma anche il valore della relazione che permetta di dare continuità alla gestione del patrimonio. L’assicurazione gioca infatti un ruolo chiave in questo processo, perché offre soluzioni flessibili e vantaggi fiscali che permettono di pianificare in modo consapevole il futuro delle proprie risorse”, ha dichiarato Fumo, che ha inoltre evidenziato come l’assenza di una pianificazione mirata possa portare a frammentazioni patrimoniali e complicazioni burocratiche, che potrebbero essere evitate con soluzioni assicurative adeguate.
Alla conferenza ha partecipato anche il fisico Vincenzo Schettini, che ha sottolineato l’importanza di un linguaggio chiaro per rendere i concetti assicurativi più accessibili.
Nel corso dell’incontro si è evidenziato come le polizze vita possano diventare uno strumento centrale nella pianificazione successoria, soprattutto in un contesto in cui le giovani generazioni avranno meno welfare a disposizione rispetto ai loro padri. Investire oggi in strumenti assicurativi permette non solo di preservare il valore del patrimonio, ma anche di offrire agli eredi maggiore sicurezza finanziaria in futuro.
I dati di CNP Vita Assicura, tuttavia, mostrano un fenomeno che rappresenta una vera sfida per il settore: oltre il 70% dei clienti cambia consulente finanziario quando il patrimonio passa al coniuge superstite e la percentuale sale oltre 80% nel caso del passaggio ai figli. Ciò accade proprio perché spesso non si riesce a costruire un legame solido con gli eredi, rischiando di perdere il rapporto con l’intera famiglia. Un dato che sottolinea di fatto l’urgenza di un cambio di approccio nella consulenza finanziaria, affinché il valore della relazione possa essere trasferito insieme al patrimonio.