
La truffa corre sul web e questa volta ha il volto dell’Arbitro per le Controversie Finanziarie. L’allarme arriva dalla Consob, che ha individuato e bloccato portali falsi capaci di replicare fedelmente il sito ufficiale dell’Acf, inducendo in errore ignari risparmiatori.
Un fenomeno che l’associazione di consumatori Codici denuncia con forza, rilanciando l’avviso dell’autorità e sottolineando quanto sia facile cadere in queste trappole digitali. “Il settore degli investimenti attira sempre più persone, ma non sempre c’è un grado di preparazione adeguato”, afferma Ivano Giacomelli, segretario nazionale di Codici.
Il meccanismo è ormai noto: si promettono guadagni rapidi, spesso legati alle criptovalute, si mostrano risultati incoraggianti, poi, al momento di ritirare i soldi, il broker sparisce e il portafoglio resta bloccato. Ma non sono solo le cripto a nascondere insidie. “Sono frequenti anche le controversie tra risparmiatori, banche e intermediari”, prosegue Giacomelli, ricordando che l’Acf è uno strumento utile per risolvere questi contenziosi.
Proprio per questo, la Consob ribadisce che il sito ufficiale dell’Arbitro è solo uno: https://www.acf.consob.it/.
Qualsiasi altro indirizzo non è riconducibile né all’Acf né alla Consob. E soprattutto, l’Acf non chiede mai dati bancari, numeri di carte di credito o pagamenti.
Un monito che riporta al centro il tema della protezione dei dati personali, troppo spesso sottovalutato. Prima di investire, è fondamentale verificare l’affidabilità dell’operatore, controllare che sia autorizzato e che siano disponibili documenti informativi come il prospetto o il white paper. In questo, il sito della Consob rappresenta una risorsa preziosa. Codici, dal canto suo, offre supporto a chi è stato truffato o ha problemi con banche e intermediari. Per contattare l’associazione si può telefonare al numero 065571996, inviare un messaggio WhatsApp al 3757793480 o scrivere a segreteria.sportello@codici.org.