Nel 2014, dopo un triennio in flessione, torna a crescere il numero di nuove imprese: sono 275 mila, in aumento del 2,3% rispetto al 2013. In crescita anche gli imprenditori che lanciano il loro primo progetto imprenditoriale - 171 mila, circa mille in più rispetto all’anno precedente - e il numero di startup innovative (+36% sul 2013).
È quanto emerge dal primo Osservatorio Cerved-Italia Startup sull’imprenditoria in Italia che fotografa la nascita delle newco italiane (imprese iscritte in Camera di Commercio non riconducibili ad attività preesistenti) e dei loro fondatori.
Il positivo sviluppo del 2014 è sostenuto in particolare dal forte incremento di nuove società di capitali (+15,8%) che nell’ultimo anno hanno raggiunto il record di 83 mila e rappresentano il 30% del totale delle nuove imprese (nel 2004 erano il 21%). L'impennata del numero di questo tipo di newco è rintracciabile nel successo delle Srl semplificate che ha esteso l’iscrizione al registro delle imprese anche alle società con capitale minimo di un euro.
A livello geografico, nel 2014 il numero di newco risulta in aumento in tutta la Penisola, con tassi di crescita maggiori nel Nord Ovest (2,9%) e nel Mezzogiorno (2,8%), rispetto a quanto osservato nel Centro (+1,8%) e nel Nord Est (+0,9%).
Dal punto di vista settoriale, si osserva un incremento nelle nascite nel terziario, nell'industria e nell'edilizia. In calo, al contrario, le nuove attività legate al mondo delle utility (-14,3%) e dell'agricoltura (-1,4%).
Approfondendo il profilo dei nuovi imprenditori, l’analisi condotta da Cerved mostra una crescita degli imprenditori alla prima esperienza: nel 2014 sono 171 mila, circa un migliaio in più rispetto all'anno precedente. Un contributo importante alla nuova imprenditoria proviene da soggetti non italiani cui fanno capo più di un quarto delle nuove imprese avviate nel 2014 (+ 32% tra le nuove imprese individuali).
Cresce anche il numero delle donne imprenditrici che avviano una nuova società di persone o di capitali, arrivando a toccare il 42% tra i nuovi imprenditori. Importante anche l’apporto dei giovani: oltre la metà dei nuovi imprenditori ha infatti meno di 35 anni.
”L’introduzione delle Srl semplificate non ha solo favorito una ripresa della natalità – ha commentato Gianandrea De Bernardis, Amministratore Delegato di Cerved – ma ha anche spinto molti nuovi imprenditori verso forme giuridiche più sofisticate come le società di capitali, che vincolano al rispetto di obblighi maggiori, come quello del deposito di bilancio. Ciò a vantaggio di una maggiore trasparenza e solidità del futuro tessuto imprenditoriale nazionale”.
LE START UP INNOVATIVE
Cerved ha avviato una collaborazione con Italia Startup per analizzare il fenomeno delle startup innovative: sono oltre 3 mila quelle iscritte alla sezione speciale del Registro delle Imprese, delle quali più di un terzo (1.256) nate nel 2014 (+36% sul 2013). Il numero di startup che fanno innovazione in Italia potrebbe però essere ben più ampio: “I dati che emergono dall’indagine svolta con Cerved confermano il crescente e promettente sviluppo delle startup innovative nel contesto delle nuove imprese nel nostro Paese”, dichiara Federico Barilli, Segretario Generale di Italia Startup, l’Associazione di riferimento del comparto. “L’avvio di questa collaborazione ci consentirà nel tempo di affinare l’analisi complessiva del fenomeno, individuando anche società ad alto contenuto innovativo non iscritte nella sezione speciale, e di monitorarne l’evoluzione in termini di addetti, di fatturato generato e di link con il mondo industriale consolidato”.
Nell’ambito di questo progetto, le informazioni sull’ecosistema delle startup italiane saranno messe a fattor comune con gli archivi di Cerved, per dare una dimensione del fenomeno: “Grazie alla partnership con SpazioDati, - continua De Bernardis -saremo in grado di recuperare da internet informazioni puntuali sulle potenziali start-up per capire, ad esempio, cosa offrono al mercato e il loro livello di innovazione”.
Il progetto è partito da una fotografia delle startup innovative iscritte alla sezione speciale del Registro delle Imprese. Più dell’80% delle startup innovative (2,6 mila) opera nel terziario, con una presenza diffusa soprattutto nella produzione di software e nella consulenza informatica (975), nella ricerca scientifica (478), nelle attività di supporto ai servizi di informazione, come ad esempio i portali web (313), e negli studi di architettura e ingegneria (201). Significativi anche i numeri nei settori industriali (516), soprattutto nella fabbricazione di computer (128) e nella meccanica (108).
Dal punto di vista geografico, la regione più innovativa risulta il Trentino: il 4,4% delle newco nate nel 2014 è infatti una startup innovativa. Seguono Friuli ed Emilia Romagna, rispettivamente con il 3,2% e il 3%.
Scendendo nel dettaglio provinciale, emerge che Trento è la provincia a più alto tasso di innovazione (6,6%), seguita da Trieste (6,4%), Ancona, Ravenna e Ferrara (4,1%): tutti territori caratterizzati dalla presenza di poli universitari, incubatori o progetti mirati allo sviluppo dell’innovazione.
A differenza di quanto accade per gli imprenditori tradizionali, tra gli startupper innovativi prevalgono gli imprenditori alla prima esperienza professionale (39% contro 30% nel 2014). Minore la presenza di donne (18,3% contro 27,3% di uomini) anche se il loro numero registra comunque una crescita tra 2013 e 2014. Al contrario di quanto accade per le imprese “non innovative”, le startup italiane attraggono meno imprenditori dall’estero: sono infatti solo 46 gli startupper nati fuori dal paese nel 2014, il 3,7% dei fondatori. Chi fonda una startup innovativa è tipicamente più giovane di chi ha costituito una newco: nell’ultimo anno oltre un terzo degli startupper ha meno di 35 anni (il 28% tra gli imprenditori). È però minore la presenza di under 25.