
Il mercato digitale italiano continua la sua corsa e si prevede di arrivare alla fine dell’anno con un incremento del 5,5% sul 2020, con tutti i comparti in segno positivo ad eccezione del segmento dei servizi di rete. Un trend che proseguirà per tutto il triennio 2022-2024, grazie anche all’impatto positivo delle risorse e delle riforme previste dal Pnrr, con una crescita attesa intorno al 5% annuo.
È quanto emerge dal rapporto “Il Digitale in Italia 2021. Previsioni 2021-2024 e Policy” di Anitec-Assinform, l’associazione di Confindustria che raggruppa le principali aziende del settore Ict. “L’andamento del PIL italiano è in crescita anche grazie all’efficacia della campagna vaccinale e del conseguente contenimento della pandemia, e questa edizione del rapporto coincide con una fase particolarmente vitale anche del nostro settore”, commenta il presidente, Marco Gay. “Per assecondare queste dinamiche è necessario investire in politica industriale e creare un sistema di regole che supportino l’azione del privato e rendano il digitale inclusivo e accessibile. Su tali aspetti ci si dovrà impegnare nei prossimi anni per far sì che le nuove tecnologie accelerino lo sviluppo del Paese”.
La previsione è che il mercato digitale si attesti a 75.410 milioni di euro nel 2021 (+5,5% rispetto al 2020). Per il triennio 2022-2024 si prevede che la crescita continui portando il mercato a 79.286 milioni di euro (+5,1%) nel 2022, a 83.270 milioni di euro (+5%) nel 2023 e a 87.328 milioni di euro (+4,9%) nel 2024. I ricercatori ritengono che tra il 2022 e il 2024 i principali driver tecnologici continueranno a essere quelli che Anitec-Assinform definisce i “Digital Enabler”, e cioè Cloud Computing, Big Data, Intelligenza Artificiale, IoT, Cybersecurity.