La Financial Conduct Authority britannica ha lanciato un monito alle compagnie assicurative del paese per richiamare l’attenzione sulla questione dei controlli sugli addetti alle vendite.
Secondo l’autorità di vigilanza infatti ci sarebbe un problema diffuso dovuto alle carenti misure di supervisione sull’attività del personale esterno che si occupa di vendere le polizze - i cosiddetti appointed representatives - ovvero gli agenti autonomi che lavorano per conto di compagnie di cui però non sono dipendenti.
A detta della FCA infatti le aziende non sarebbero abbastanza attente nel vigilare sui rischi che questo canale di vendita comporta. In particolare per i clienti esistono concrete possibilità di essere raggirati o indotti a comprare prodotti di cui non hanno veramente bisogno, che non rispondono alle loro esigenze in modo adeguato o sui cui termini e condizioni non possiedono sufficienti informazioni. Questo comportamento scorretto e poco trasparente viene indicato con il termine “mis-selling” e non danneggia solo gli utenti, bensì anche la compagnia. Infatti questa subisce un danno d’immagine anche se non è formalmente legata all’agente, dal momento che spesso i clienti non percepiscono la differenza tra il personale dell’organizzazione e gli agenti esterni.
Su 15 compagnie controllate, l’ente ne ha multate ben cinque che avevano livelli di vigilanza insufficienti, ma il monito è stato inviato a tutte le imprese di insurance del paese. Nel Regno Unito infatti questa modalità di collocazione dei prodotti assicurativi è piuttosto diffusa, ed è quindi doveroso che sia svolta in modo che gli interessi dei clienti siano tutelati al massimo. Per questa ragione la FCA ha scritto ai dirigenti delle compagnie britanniche invitandole a innalzare il livello dei controlli.