Dopo 18 mesi di gestione commissariale, il 19 ottobre scorso il Fondo Pensione Agenti è tornato alla gestione ordinaria, con la nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione.
Il piano di riequilibrio predisposto dal Commissario straordinario Ermanno Martinetto ha azzerato il disavanzo, a causa del quale era stata decisa la gestione commissariale, riportando il Fondo ad una situazione di duratura solidità.
Anche dopo le riduzioni delle prestazioni decise dal Commissario, il Fondo Pensione Agenti continua a garantire agli iscritti una prestazione pensionistica superiore a quella realizzabile con qualsiasi altra forma pensionistica complementare offerta oggi dal mercato, grazie anche al raddoppio, a carico delle Compagnie mandanti, del contributo versato dall'agente.
Le operazioni di riscatto e di trasferimento delle posizioni ad altre forme pensionistiche complementari comportano forti penalizzazioni, quali la riduzione di un ulteriore 25% del capitale della prestazione ordinaria maturata, in aggiunta ai tagli già praticati dal Commissario, nonché la perdita della quota di contributo versata dalla Compagnia mandante.
Per quanto riguarda Agenim, inoltre, il Fondo sottolinea come l’assemblea dei delegati avesse deliberato l’aumento degli emolumenti del collegio Sindacale pari ad euro 45.000.
Il nuovo cda ha invece deciso la diminuzione del numero degli Amministratori e dei Sindaci dell’Agenim srl (immobiliare del Fondo pensione), riducendo contestualmente i compensi per il Collegio Sindacale. Inoltre, i nuovi Consiglieri di Amministrazione dell’immobiliare hanno rinunciato ai compensi relativi al nuovo incarico, realizzando così riduzione dei costi di Agenim pari a 163.000 euro l’anno.