
Terminata da poche ore la cerimonia degli Oscar 2023 AGCS, che ha assicurato 5 dei 10 film candidati agli Oscar nella categoria “Miglior Film”, ha fatto un’analisi sul settore dell’entertainment.
“Nel 2022 l’industria dello spettacolo ha avuto un anno molto positivo e la ripresa è decisamente in corso, ma non siamo ancora fuori pericolo”, afferma Michael Furtschegger, global head of entertainment di AGCS. “Nei tre anni trascorsi dalla comparsa del coronavirus sulle prime pagine dei giornali, il mondo è cambiato. Il settore deve continuare a evolversi in linea con le nuove tecnologie, la proliferazione delle piattaforme, la trasformazione radicale nei modelli di consumo, nonché i cambiamenti nella sensibilità del pubblico, in particolare tra le generazioni più giovani”.
Nonostante la situazione difficile, i consumatori tornano a frequentare i luoghi o le piattaforme di intrattenimento preferite con numeri incoraggianti. Secondo i dati di Gower Street Analytics, gli incassi globali al botteghino hanno raggiunto i 25,9 miliardi di $ nel 2022, con un aumento del 27% rispetto al 2021, ma ancora sotto del 35% rispetto alla media dei tre anni precedenti la pandemia (dal 2017 al 2019). Si prevede che nel 2024 i ricavi provenienti da eventi di musica dal vivo supereranno i livelli pre-pandemia, mentre gli abbonamenti alle piattaforme digitali di streaming alimenteranno la crescita del consumo di musica, i cui ricavi dovrebbero raggiungere i 45,8 miliardi di $ nel 2026, rispetto ai 36,1 miliardi di $ del 2021, secondo PwC. Anche il teatro dal vivo sta tornando alla ribalta con incassi e presenze in crescita, con il segmento dello sport che si sta dimostrando particolarmente solido grazie ai diritti TV/media, agli accordi di sponsorizzazione e a un calendario fisso di eventi e tornei internazionali.
Al pari di altri settori, anche quello dello spettacolo non è estraneo alle dinamiche economiche come l’aumento dei costi o la carenza di personale. Furtschegger ha spiegato che “gli eventi più grandi stanno prosperando, ma quelli più piccoli sono penalizzati da fattori come i costi delle strutture, dei trasporti e dell’energia. Ci aspettiamo di assistere a un maggiore consolidamento del settore con l’acquisizione da parte di operatori più grandi di piccole aziende di produzione e location in difficoltà”.
Va inoltre considerato come la tecnologia abbia ridotto le difficoltà nella creazione di contenuti: da una lato, quasi tutti possono caricare su TikTok, YouTube o Instagram, dall’altro i grandi studios e le aziende tech stanno lanciando le proprie piattaforme. L’enorme volume di contenuti creati e distribuiti rende la qualità un fattore di differenziazione fondamentale in un mercato sovraffollato.
Lo streaming è ormai fondamentale nel panorama dell’entertainment e dei media, e le manifestazioni virtuali rappresentano un’area di crescita particolare. Il mercato globale degli eventi virtuali è stato valutato in oltre 114 miliardi di $ nel 2021 e si prevede una crescita del 21,4% dal 2022 al 2030.
Per quanto riguarda i rischi emergenti, i protocolli di salute e sicurezza, in particolare in caso di future pandemie, l’aumento dei rischi meteorologici e la sicurezza del pubblico sono alcuni dei principali rischi che il settore dello spettacolo deve tenere sotto stretto controllo. "La crisi del Covid e il tragico incidente con armi da fuoco sul set di un film hanno dimostrato che il settore deve rimanere vigile sui protocolli di salute e sicurezza", afferma Furtschegger. “Il cambiamento climatico è un altro motivo di preoccupazione. “Assistiamo a un numero sempre maggiore di eventi meteorologici anomali: ad esempio, forti tempeste e inondazioni in Europa e incendi in California. Questi eventi causano inevitabilmente problemi agli eventi dal vivo, sia per il rischio di cancellazioni sia per possibili danni alle persone".