
Il Dipartimento di Automatica e Informatica (DAUIN) del Politecnico di Torino collaborerà con Reale Mutua nella progettazione e sperimentazione di soluzioni software per la gestione dei dati raccolti attraverso le black box, i dispositivi telematici che registrano i movimenti di un veicolo, utili per definirne la tracciabilità e la rintracciabilità.
Reale Mutua ha affidato al Dipartimento dell’Ateneo torinese una ricerca nell’ambito di una più ampia strategia relativa ai Big Data, che si articola in quattro fasi per la durata di dodici mesi complessivi ,al fine di studiare approcci innovativi basati su strumenti informatici per migliorare la gestione di queste informazioni: il Dipartimento supporterà la compagnia nella realizzazione di un’analisi delle soluzioni telematiche già in uso, per poi individuare sia il valore dei dati aggregati rilevati sia di quelli grezzi, su cui costruire la progettazione di una nuova soluzione per l’immagazzinamento e la gestione del flusso di informazioni. Verrà studiata anche la possibilità di integrare dati da ulteriori sorgenti in grado di “aumentare” quelle provenienti dalle scatole nere, come geo-referenziazioni, dati metereologici, situazione del traffico.
“È estremamente importante che il mercato assicurativo, oggi, individui nuovi servizi a valore aggiunto sulla base di informazioni che la tecnologia potrebbe rendere disponibili in futuro”– ha dichiarato il direttore generale di Reale Mutua, Luca Filippone. “Ancora più importante è però acquisire le capacità necessarie per gestire il patrimonio informativo internamente alla Compagnia. Per questo scegliamo di fare squadra con una eccellenza torinese e italiana con cui collaborare su questi temi, senza precluderci anche un eventuale ampliamento di partecipanti a questo laboratorio congiunto. Essere partner del Politecnico di Torino ci inorgoglisce e ci permette di affrontare le sfide che il mercato ci pone, sviluppando sempre più nuove soluzioni di business”.
Il responsabile della ricerca Fabrizio Lamberti ed Elena Baralis, coordinatrice del Collegio di Ingegneria Informatica, del Cinema e Meccatronica, hanno spiegato che “quello assicurativo rappresenta un ambito ideale per la sperimentazione delle nuove tecnologie informatiche come l’intelligenza artificiale, l’apprendimento automatico, i Big Data e l’analisi predittiva o visuale, che consentono di elaborare velocemente una mole di informazioni sempre più grande ed estrarne conoscenza direttamente utilizzabile dalle aziende in un’ottica di miglioramento continuo dei prodotti e dei servizi offerti”. Diventa sempre più importante per le compagnie di assicurazioni trovare nuove applicazioni per la tecnologia attuale e acquisire le capacità necessarie per gestire il patrimonio informativo internamente all’impresa. Ad oggi il modello adottato prevede spesso che le scatole nere utilizzate con finalità assicurative siano gestite da società specializzate, che rendono disponibili solo dati aggregati su base periodica: per una compagnia di assicurazioni, avere il controllo su tali informazioni significa poter incrociare diverse fonti dati, interne ed esterne – dati di mobilità, demografiche, sociali, ambientali – e poter progettare nuove soluzioni di business come la profilazione dei clienti e la predizione del rischio.