
AXA ha chiuso il primo trimestre 2017 con ricavi pari a 32,4 miliardi di euro, in leggerissimo miglioramento (+0,5%) rispetto ai 32,2 miliardi di euro dello scorso anno. Il Solvency II ratio si è attestato a quota 196%, in calo dal 197% dello stesso periodo dell’anno precedente.
Sul mercato italiano la raccolta premi nel Vita di AXA (che ha una jv di bancassurance con Mps) è scesa del 35% a 747 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2016 e dopo 758 milioni nel quarto trimestre 2016, mentre nel Danni è aumentata del 6% su base annua a 392 milioni (dopo 463 milioni nel trimestre precedente).
Tornando ai dati dell’intero gruppo AXA, nel Vita il volume della nuova produzione in termini Ape ne trimestre è aumentato dell’1% a 1,78 miliardi di euro, per 1,37 miliardi relativi ai mercati maturi (+1%) e per 406 milioni agli emergenti (+2%),
Il valore della nuova produzione ha totalizzato 694 milioni (+4%) e per 542 milioni (invariato) è stato realizzato sui mercati maturi e per 152 milioni (+24%) sugli emergenti.
Nel Danni la raccolta premi sui mercati maturi è in crescita del 3% a 11,2 miliardi, cala (-1%) a 1,5 miliardi nei mercati emergenti.
L’assicurazione diretta danni ha totalizzato premi per 700 milioni (+2%). L’effetto tariffario è del +2,1% sulla raccolta danni complessiva e raggiunge +6,3% nel canale diretto, mentre è di +1,6% sui mercati maturi e di +3,5% sugli emergenti.
Nell’asset management i ricavi sono suddivisi tra 299 milioni per AXA Im (+11%) e 660 milioni per l’americana Alliance Bernstein (+5%) che AXA farà confluire assieme alle attività Vita Usa in una società che sarà quotata in Borsa.