
Il tycoon cinese Guo Guangchang è tornato oggi al lavoro, dopo la scomparsa di giovedì scorso.
Guo, uno degli uomini più ricchi della Cina, avrebbe infatti pronunciato un discorso durante un appuntamento annuale nel suo ufficio di Shanghai, secondo quanto riferisce il South Morning China Post, quotidiano di Hong Kong.
Guo era risultato irrintracciabile dall'ora di pranzo di giovedì, facendo precipitare le azioni del suo gruppo Fosun International mentre sui social media circolava la notizia di un suo arresto all’aeroporto di Shanghai. Successivamente la compagnia aveva fatto sapere che il magnate stava “assistendo delle indagini condotte dalle autorità giudiziarie” cinesi. Non è chiaro, scrive il giornale di Hong Kong, se Guo abbia concluso il suo impegno con gli inquirenti.
La China Securities Regulatory Commission, l’authority di controllo cinese sul mercato azionario, sta conducendo un’inchiesta sul crollo della Borsa di metà agosto. Non è stato reso noto quale possa essere il coinvolgimento di Guo.
Il presidente della Fosun, Wang Qunbin, ha detto ai giornalisti che la collaborazione di Guo con le autorità è relativa “soprattutto ai suoi affari personali”. Considerato il Warren Buffet cinese, il 48enne Guo ha iniziato con una piccola compagnia farmaceutica per poi espandersi in Cina e all’estero con investimenti nel campo degli assicurazioni e in altri settori, fra cui il francese Club Med di cui ha conquistato il controllo.