
Nel 2024 il mercato italiano delle Smart City ha raggiunto un valore di 1,05 miliardi di euro, segnando una crescita del 5%, inferiore però alla media europea che si attesta al 9%. L’illuminazione pubblica e la mobilità intelligente rappresentano le voci principali di investimento, rispettivamente con 240 e 215 milioni di euro. Il 42% dei comuni italiani ha avviato progetti di smart city quest’anno e ben il 91% prevede di farlo entro i prossimi due anni, ma solo il 4% ha già integrato soluzioni di intelligenza artificiale, mentre il 35% dichiara l’intenzione di farlo nel prossimo biennio.
Sono questi alcuni dei risultati di una ricerca dell’Osservatorio Smart City del Politecnico di Milano che mette in luce un’Italia che si muove verso le città intelligenti, ma che deve ancora costruire una visione integrata e rafforzare competenze, infrastrutture e partecipazione civica per colmare il divario con il resto d’Europa.
Dallo studio emerge che tra i progetti più diffusi, anche se con investimenti più contenuti, ci sono quelli sulla sicurezza urbana e le Comunità Energetiche Rinnovabili, attivati nel 27% dei comuni. Tuttavia, permangono ostacoli strutturali come la carenza di personale qualificato (citata dal 71% delle amministrazioni), la frammentazione delle competenze e la dipendenza da fondi straordinari. Dal punto di vista della sostenibilità sociale, la percezione dei cittadini è critica: metà degli italiani ritiene il proprio comune insufficiente per quanto riguarda inclusività, accesso ai servizi e dinamismo sociale. Le maggiori criticità si registrano nella mobilità urbana, mentre l’auto privata resta il mezzo di trasporto più utilizzato. Anche la sostenibilità economica è un nodo irrisolto: sebbene oltre un terzo dei comuni ritenga utili le partnership pubblico-private, solo il 16% le ha effettivamente adottate. Sul fronte ambientale, le città italiane – responsabili del 70% delle emissioni globali di CO₂ – giocano un ruolo cruciale nel contrasto al cambiamento climatico.
Nove città italiane partecipano alla missione europea per la neutralità climatica entro il 2030, con interventi sugli edifici e la mobilità sostenibile. L’intelligenza artificiale è conosciuta dal 92% dei cittadini, che ne apprezzano l’uso per la sicurezza pubblica, il monitoraggio delle emergenze e la gestione dei guasti, ma temono anche l’eccessiva dipendenza tecnologica e la perdita di posti di lavoro. I progetti AI in ambito urbano sono ancora pochi, spesso sperimentali, e solo due comuni su dieci hanno un team dedicato. Premi speciali sono stati assegnati a Pitigliano per l’innovazione nei piccoli comuni e a Padova per le sue progettualità avanzate.