
Nonostante la prospettiva tutt’altro che rosea di dover attraversare un 2021 ancora immersi nelle difficoltà post-pandemia, gli assicuratori britannici mostrano un certo ottimismo sulle prospettive del settore assicurativo, sicuramente uno stato d’animo diverso rispetto al brusco crollo di fiducia di tre mesi fa.
In estrema sintesi è questo il risultato dell’ultimo studio CBI/PwC Financial Services Survey. Se le compagnie di assicurazioni sembrano intravedere la luce in fondo al tunnel è perché rispetto agli altri servizi finanziari presentano le migliori prospettive di business, nonostante il grande punto di domanda scatenato dal test-case della FCA sui pagamenti dei sinistri business interruption e la stretta sulle cosiddette “loyalty penalty”, al fine di allineare i prezzi dei rinnovi delle coperture.
Secondo il sondaggio anche i broker sono più ottimisti rispetto a tre mesi fa e sono fiduciosi circa l’aumento dei profitti, mentre sorridono poco o niente gli assicuratori vita, nonostante i volumi siano scesi solo del 2% rispetto alle condizioni di normalità.
Alex Bertolotti, leader britannico dell’area assicurazioni di PwC UK osserva come i risultati del sondaggio “forniscano preziose informazioni sui progressi degli assicuratori nel processo di trasformazione del business e sul modo in cui stanno affrontando questo periodo difficile. Se è vero che efficienza e risk management sono due aspetti fondamentali, va anche detto che le strategie di trasformazione devono anche tenere il passo con le mutevoli aspettative dei clienti. Che questo cambiamenti siano stati accelerati dal Covid-19 è un dato di fatto e le aziende che sfruttano al massimo i dati disponibili per capire cosa vogliono veramente i clienti, sono quelle che hanno interpretato meglio questa fase. Stiamo infatti assistendo a cambiamenti di comportamento di clienti che stanno anche modificando le loro preferenze e per gli assicuratori interpretare i dati per adattarsi a questo cambiamento è fondamentale”.