
L’economia europea si trova in recessione, ma per la seconda metà dell’anno l’Unione Europea prevede una lenta ripresa. Secondo le stime UE la crescita dovrebbe quindi riavviarsi, seppure a ritmi ridotti, nel secondo semestre dell’anno per prendere slancio nel corso del 2013. Se nell’insieme dei paesi UE a fine anno il Pil dovrebbe attestarsi a un -0,3%, nel corso del 2013 dovrebbe tornare in positivo con un +1,3%.
La situazione rimane tuttavia precaria e si prevedono grandi differenze nel rimo della ripresa dei diversi Paesi, a causa delle diverse situazioni sotto il profilo strutturale, dei costi di finanziamento e della sostenibilità delle finanze pubbliche.
Complessivamente, il previsto ritorno in zona positiva dovrebbe tradursi in un miglioramento sul fronte del lavoro, anche se sarà necessario attendere qualche tempo per poter annotare il calo del tasso di disoccupazione. Da notare come nonostante il calo del Pil, nel 2011 i paesi UE hanno registrato un deciso miglioramento della situazione delle finanze pubbliche. I disavanzi di bilancio dovrebbero diminuire ulteriormente nel corso del 2012 e del 2013. Infine, si prevede un graduale rallentamento dell’inflazione che nel 2013 dovrebbe scendere sotto il tetto del 2%.