Edilizia
A novembre 2024, l'Istat segnala un ulteriore aumento nella produzione del settore delle costruzioni, con il terzo incremento mensile consecutivo. L'indice destagionalizzato ha raggiunto il livello più alto da gennaio 2024.
È necessaria una proroga per i condomini che hanno avviato i cantieri per gli interventi del Superbonus e che hanno già raggiunto uno stato di avanzamento lavori a settembre pari al 30%. È quanto sollecita la CNA per scongiurare di avere migliaia di cantieri che non potranno portare a termine i lavori.
Nel 2023 la carenza nella disponibilità di materiali farà diminuire dell’1,25% l’attività produttiva dell’industria italiana delle costruzioni. Una nuova flessione dopo quella (2,25%) provocata nel 2022 dai colli di bottiglia nelle supply chain che impediscono alle imprese di onorare gli impegni contrattuali, gestire nuove commesse o rispettare i tempi di consegna.
Sace amplia gli strumenti per le esigenze di liquidità delle imprese italiane del settore edile che operano nell’ambito del cosiddetto Superbonus 110%.
Negli ultimi 2 anni il settore delle costruzioni ha avuto un ruolo chiave nello sviluppo economico del Paese, con 235 mila posti di lavoro generati, un aumento del PIL legato per più di un terzo alla crescita del comparto e introiti fiscali oltre il 30%.
Sace, attraverso Sace BT società del Gruppo specializzata nell’assicurazione dei crediti nelle cauzioni e nei rischi della costruzione, supporta Pohl Immobilien con garanzie sui cantieri per la costruzione di immobili in Alto Adige.
Aumentano insolvenze e mancati pagamenti nel settore delle costruzioni in Italia nel 2019 anche se a un ritmo più contenuto rispetto allo scorso anno.
La riforma non ha raggiunto gli obiettivi in termini di efficienza, l tta alla corruzione e trasparenza e ha contribuito a bloccare il settore dei lavori pubblici che continua a perdere imprese e occupazione.
È il settore delle costruzioni ad aver subito l’impatto più pesante di questi lunghi anni di crisi economica: il valore aggiunto si è infatti ridotto del 32% in termini reali (al netto dell’inflazione) tra il 2015 e il 2007, una contrazione molto più marcata rispetto a quella osservata nello stesso periodo per il totale dell’economia nazionale (-7,5%).