Mobile Banking
Nel 2020, i cyber criminali specializzati nel settore finanziario potrebbero iniziare a prendere di mira le app per investire, i sistemi di elaborazione dei dati finanziari online e le criptovalute emergenti, oltre a fornire accessi a pagamento alle infrastrutture delle banche e a sviluppare nuovi ceppi di malware per il mobile banking basati sui codici sorgente trapelati.
L’adozione dei dispositivi mobili per gestire finanze personali, effettuare disposizioni bancarie e/o pagamenti continua a espandersi in Europa, dove il 77% dei consumatori utilizza ora in mobilità il proprio smartphone, tablet o altro apparecchio per tenere traccia delle proprie entrate e uscite finanziarie e per effettuare pagamenti quotidiani quali pedaggi, parcheggi, bollette e altri pagamenti di tutti i giorni.
Gli esperti di comScore - società specializzata nella misurazione cross-platform a livello globale di audience, brand e comportamenti di consumo – hanno rilevato nello scorso mese di marzo come tra la popolazione digitale italiana (37,3 milioni di visitatori unici Desktop e Mobile), si sia verificato il sorpasso degli utenti che accedono a Internet esclusivamente tramite device mobili (9,3 milioni, pari al 25% del totale) sugli utenti che accedono solo da desktop (9,1 milioni, pari al 24%).
Il 39% degli italiani in possesso di dispositivi mobili utilizza oggi i servizi bancari mobile, gestendo il proprio denaro tramite smartphone o tablet, un dato in crescita rispetto al 36% dello scorso anno. Tra questi il 75% afferma che l’utilizzo dei nuovi canali è in grado di migliorare la gestione delle proprie finanze.
Sono 2,9 milioni gli italiani che utilizzano i servizi informativi e dispositivi tramite mobile delle banche. Nel corso degli ultimi 12 mesi il loro numero è aumentato di circa l’80%.