Partite IVA
Dopo il 2020, il primo anno della pandemia di Covid, il popolo delle partite Iva è tornato ad aumentare e oggi la platea è stabilmente sopra i 5 milioni di effettivi. Al 31 dicembre scorso contavamo 5.045.000 lavoratori indipendenti e sebbene il numero sia in leggero aumento rispetto a quattro anni fa va segnalato che rimane ben lontano dai 6,2 milioni che registravamo agli inizi del 2004.
La Partita IVA rappresenta uno dei passi più importanti per i professionisti freelance che vogliono gestire la propria attività in modo autonomo. Una delle decisioni fondamentali da prendere è quella di optare per un regime fiscale specifico, che determinerà l'impatto sulla tassazione e sugli obblighi burocratici. Per farlo, si deve necessariamente conoscere le differenze tra i diversi profili in modo da poter trarre il miglior vantaggio fiscale per la propria attività lavorativa.
Nel corso del 2022 sono state aperte circa 501.500 nuove partite Iva con una flessione dell’8,7% rispetto al 2021, anno in cui si era registrato un elevato numero di aperture a seguito dell’allentamento delle restrizioni legate all’emergenza Covid-19.
A ottobre sono state aperte 43.974 nuove partite Iva, per un incremento del 5,5% rispetto allo stesso mese del 2016, secondo i dati raccolti dall’Osservatorio sulle partite Iva del Tesoro. Per quanto riguarda la natura giuridica, il 68,5% delle nuove partita Iva sono state aperte da persone fisiche; il 26,3% da società di capitali e il 4,3% da società di persone.
Nel mese di ottobre sono state aperte 45.737 nuove partite Iva ed in confronto al corrispondente mese dello scorso anno si registra un incremento dell’1,4%.