I soci di UnipolSai Assicurazioni hanno approvato in assemblea i bilanci dell’esercizio 2013 di UnipolSai Assicurazioni (ex Fondiaria-SAI perimetro ante-fusione) e delle società incorporate Unipol Assicurazioni, Milano Assicurazioni e Premafin HP.
L’assemblea ha inoltre deliberato la distribuzione di dividendi per complessivi circa 550 milioni di euro (pari a un payout del 53,5% degli utili 2013 complessivamente realizzati dalla ex Fondiaria-SAI, da Unipol Assicurazioni e da Milano Assicurazioni). Poiché l’efficacia contabile e civilistica della richiamata fusione, si legge in una nota, è successiva alla data di chiusura dell’esercizio 2013, l’utile di tale esercizio prodotto dalle società incorporate confluisce nel relativo patrimonio netto e, pertanto, contribuisce a formare la “riserva avanzo da fusione” dell’incorporante UnipolSai Assicurazioni. In tale ottica, il dividendo sarà attribuito attingendo sia dall’utile dell’esercizio 2013 di UnipolSai Assicurazioni, sia dalla “riserva avanzo da fusione”. L’assemblea ha inoltre nominato quale componente del Consiglio di Amministrazione, in sostituzione del dimissionario Marco Pedroni, Paolo Cattabiani in qualità di amministratore non indipendente. A seguito delle dimissioni di Antonino D’Ambrosio, l’assemblea ha nominato quale sindaco effettivo Sergio Lamonica e quale sindaco Domenico Livio Trombone.
Secondo quanto ha detto l’amministratore delegato Carlo Cimbri, UnipolSai dovrà affrontare ancora un paio di anni di intenso lavoro per concludere dal punto di vista industriale il lungo e complesso progetto che ha portato, integrando i due gruppi Unipol e Fonsai, alla creazione della seconda compagnia assicurativa italiana, la prima nel ramo danni, ma i risultati sono già visibili oggi. “Da un punto di vista industriale – ha detto - il progetto richiede ancora un paio di anni di intenso lavoro ma i risultati sono già visibili”.
Un progetto che ha l’obiettivo di creare “importanti sinergie industriali” e “valore per tutti gli azionisti” oltre a essere particolarmente complesso perché “concepito e reso pubblico a fine 2011 in un periodo critico per tutto il sistema paese”.
Passando in rassegna le varie tappe del processo Cimbri ha sottolineato in particolare la richieste al mercato di risorse per 1,7 miliardi di euro. Così come il lungo processo autorizzativo (12 autorizzazioni chieste e ottenute dalle diverse Autorità) con prescrizioni di “inusitato rigore” e "totalmente nuove nel panorama assicurativo italiano” come quella dell’Antitrust che ha chiesto al nuovo gruppo di rientrare sotto la quota di mercato del 30% a livello nazionale e provinciale e che ha portato alla vendita ad Allianz di premi per 1,1 miliardi di euro. Sul fronte dei risultati raggiunti Cimbri ha evidenziato soprattutto le performance di borsa e quindi i benefici per gli azionisti. Oggi UnipolSai, ha ricordato Cimbri, vale 7,4 miliardi di euro (prima della distribuzione dei dividendi per 550 milioni), 4,3 miliardi di maggiore valore rispetto alle società confluite nell'integrazione (Unipol Assicurazioni, Fonsai, Milano Assicurazioni e Premafin). Dal 31 gennaio 2012, giorno dell'annuncio dell'accordo Unipol-Fonsai, chi ha seguito gli aumenti di capitale ha guadagnato dal 90% (per quanto riguarda Ugf ord) al 513% (Milano Ass risp), ricorda Cimbri.
Sul fronte dei risultati di bilancio, UnipolSai, diventata operativa lo scoro 6 gennaio, ha realizzato nel 2013 un utile netto di 694 milioni, risultato che consentirà alla società di distribuire un dividendo di 0,19559 euro per azione ordinaria. 19,64133 euro per ogni azione risparmio di categoria A e 0,22497 per ogni risp B con un payout totale del 54%. Il dividend yield sulle ordinarie è di oltre il 7%.