Generali ha registrato nel primo trimestre un utile netto di 660 milioni di euro (+ 9,4%), mentre la raccolta premi supera i 18 miliardi (+1,5%). Il coefficiente di solvibilità Solvency 1 si attesta ai livelli più elevati raggiunti dal gruppo, il 152% a fine marzo e 160% a fine aprile.
All’utile del periodo, segnala il Gruppo, hanno contribuito una produzione complessiva in crescita e un’elevata profittabilità del business con un risultato operativo a 1,3 miliardi (1,290 miliardi nello stesso periodo dell’anno scorso, +0,5%), che raggiunge i livelli pre-crisi. Positivo anche il contributo della gestione finanziaria non operativa che ha sfruttato il favorevole andamento dei mercati finanziari. La diversificazione geografica e la capacità distributiva del Gruppo hanno contribuito positivamente alla performance operativa, nonostante la ripresa economica ancora incerta e i bassi tassi di interesse.
Nel vita, si registrano premi in crescita a 12 miliardi di Euro (+2,4%) trainati dall’ottima performance dell’Italia (+27%) e dalla crescita dei prodotti linked (+20,5%). Le azioni finalizzate all’aumento della profittabilità tecnica dei prodotti, unita al positivo impatto dell’aumento dei tassi di interesse hanno contribuito al forte sviluppo del valore della nuova produzione a 320 milioni di Euro (+35,2%), con margini al 25,2% (in rialzo rispetto al 20,9% di fine marzo 2013). Il risultato operativo vita, pari a 779 milioni di Euro, si conferma ai livelli dello scorso anno.
Nel danni la raccolta rimane stabile a 6,42 miliardi di Euro. Il risultato operativo sale a 516 milioni (+3,7%) sostenuto da un’ottima reddittività tecnica, con un combined ratio al 92,7% (-0,8 p.p.), in miglioramento nonostante il peso di 0,6 punti percentuali degli eventi catastrofali che hanno colpito in particolare Italia e Francia.
Nel segmento finanziario il risultato operativo cresce del 21% attestandosi a 144 milioni grazie in particolare al buon andamento di Banca Generali.
Oltre allo sviluppo dei risultati, nel trimestre si conferma il rafforzamento della solidità patrimoniale. In particolare, il patrimonio netto di Gruppo si attesta a 21,74 miliardi di Euro, con un progresso del 9,9% rispetto ai 19,78 miliardi al 31 dicembre 2013, beneficiando sostanzialmente dei positivi risultati economici del periodo e del favorevole andamento dei mercati finanziari che hanno contribuito ad aumentare la riserva patrimoniale degli utili su attività finanziarie disponibili alla vendita.
Il direttore finanziario del Gruppo, Alberto Minali, ha così commentato i dati del resoconto intermedio: “I risultati di questo primo trimestre confermano i progressi che stiamo facendo in termini di redditività del business, performance operative e nel rafforzamento del capitale. Continuiamo ad essere focalizzati nell’esecuzione della nostra strategia e siamo convinti che potremo raggiungere in anticipo i nostri target di dismissioni e di Solvency”.
Intanto, Paolo Scaroni si è autosospeso dal Cda Generali. La sospensione permarrà sino a una prossima assemblea che il Cda convocherà sul tema. Scaroni, spiega Generali, “ha reso noto di aver ritenuto opportuno procedere in tal senso alla luce di un’interpretazione prudenziale" delle norme e "in conseguenza della sentenza di primo grado emessa dal Tribunale di Rovigo per violazioni ambientali alla centrale di Porto Tolle dell’Enel”. Scaroni è stato amministratore delegato diEnel dal 2002 al 2005.