
Sono giorni caldi per la riforma Rc Auto che torna di attualità in questi giorni dopo essere sparita all’ultimo momento dal decreto Destinazione Italia del precedente governo Letta.
Curata come nella tornata precedente dal sottosegretario allo Sviluppo economico, Simona Vicari (Ncd), la “nuova” Rc Auto dovrebbe essere prossima a vedere la luce. Da quanto filtra, sembra che durante il prossimo Consiglio dei Ministri il Governo possa liberare le nuove norme sotto forma di decreto o facendole rientrare nel disegno di legge sulla Concorrenza.
“Va abbandonata la logica degli sconti predeterminati e dell’imposizione di fatto di alcuni strumenti su tutto il territorio nazionale che avrebbe fatto lievitare i costi del sistema”, ha detto nei giorni scorsi Simona Vicari.
In questo modo le compagnie potranno proporre agli assicurati (ma non saranno obbligate) l’ispezione preventiva del veicolo.
Con la volontà di entrambe le parti ecco che le compagnie dovranno applicare uno sconto.
Allo stesso modo le imprese potranno offrire, a proprie spese, l’installazione delle scatole nere a fronte di uno sconto prestabilito sul premio e di accettare i risultati delle registrazioni come prova in giudizio.
Le black box saranno proposte anche ai motociclisti. Sarà data facoltà all’impresa assicurativa di avvalersi del risarcimento in forma specifica per i danni ai veicoli: la riparazione al posto del risarcimento pecuniario.
La stessa compagnia potrà proporre al cliente, alla sottoscrizione del contratto, il divieto di cessione del diritto di risarcimento con conseguente riduzione del premio. Nei contratti dovrà essere chiaro come cambierà il premio in caso di bonus e di malus. Salta del tutto l’obbligo, previsto nel testo del governo Letta, di proporre clausole contrattuali per l’assicurato che prevedano prestazioni di servizi medico-sanitari e che comportino riduzione del premio. Così come non è più all’esame la decadenza del diritto di risarcimento in caso di richiesta presentata oltre 90 giorni dal fatto dannoso.
Si sta lavorando infine all’aumento dei massimali minimi obbligatori per gli autobus che però, non si tradurranno in un aumento dei premi.
Simona Vicari sottolinea la necessità “di dare tempi certi per l’adozione da parte del governo della tabella unica nazionale per le macrolesioni”, che le compagnie attendono da anni, e la cui applicazione, secondo l’Ania, comporterebbe da sola una riduzione del prezzo delle polizze di almeno il 3% in media.